COME COSTRUIRE UNA BARCA – ELAINE FEENEY


COME COSTRUIRE UNA BARCA

Jamie è fissato con il rosso, i motivi geometrici, la pioggia nelle giornate ventose, i gatti e i libri di Edgar Allan Poe.

Saranno proprio la tenerezza dei suoi sogni e la sua testardaggine a salvare la piccola comunità irlandese a cui appartiene.

All’età di tredici anni Jamie ha due grandi desideri: costruire una macchina del moto perpetuo ed entrare in contatto con sua madre Noelle, morta nel darlo alla luce.

Due cose che per lui sono strettamente collegate. E nella nuova scuola, dove si sente travolto e disorientato, l’incontro con due insegnanti speciali gli aprirà un mondo di nuove possibilità. Un romanzo sui legami importanti, il potere dell’immaginazione e su come le nostre avventure piú grandi non accadano mai per caso.

«Un viaggio commovente in compagnia di Jamie O’ Neill e della sua barca. Elaine Feeney usa le parole come un poeta e mostra una straordinaria comprensione delle

fragilità umane».

“Settembre era il mese degli inizi, un po’ come gennaio, ma con più slancio, più intensità.”

Siamo nel paesino di Emory, costa occidentale dell’Irlanda.

Jamie vive con suo padre Eoin, nel prologo viene poeticamente e metaforicamente racchiusa tutta la sua infanzia. 

Jamie ama gli alberi, soprattutto i pini silvestri: perché crescono in fretta…

Comunque gli piacciono anche le forme chiuse, i gatti, i libri con la sovraccoperta, la pioggia che viene con il vento, Edgar Allan Poe, i fiumi come il suo Brù, l’inverno e novembre con la pioggia che inzuppa i vestiti. 

La sua mamma non c’è, non c’è mai stata perché è morta dandolo alla luce, povera Noelle Doyle. 

Ora Jamie è cresciuto, non si arrampica più sugli alberi e nei boschi ci va di rado perché è troppo occupato nei suoi intenti.

Comunque come può mancare una persona che non hai mai conosciuto? 

Per Jamie arriva il primo giorno di scuola superiore e per Tess arriva il giorno in cui ricomincia ad insegnare. 

Stress per entrambi ma di tipo diverso. 

Tess Mahon infatti si occupa degli alunni con Bisogni educativi speciali (Bes) un impegno importante ed emotivamente pesante, quello che non sa ancora è che in quest’anno accademico nessun alunno Bes si è iscritto in quel college, pertanto, le hanno assegnato la cattedra di Lettere proprio nelle prime classi.

Infine, c’è quel nuovo docente, quel Mr. Foley che viene dalle isole:
il nuovo insegnante di falegnameria al Christ’s College.

Nuovi inizi quindi per Jamie, Tess e Mr. Foley; diversi ma pur sempre nuovi inizi.

“Essere sensibili significa capire la gente, e questo è il potere più grande.”

Un romanzo che rivela sorprese fin dal suo principio e crea i giusti presupposti affinché i mondi dei tre personaggi inizino ad intrecciarsi cambiando la traiettoria delle loro vite. 

Come costruire una barca” non è ovviamente un manuale o un saggio sul come si assembla un natante bensì è un libro edificante e inaspettato. 

Sorprendente e vulcanico, come il suo protagonista, un ragazzino unico e speciale con un modo scombinato di affrontare il mondo che lo rende ancora più potente. 

La Feeney trasporta il lettore nella sua scrittura dotata di purezza stilistica, trattando temi importanti con estrema sincerità e con parole scelte metodicamente tra poesia e metafora,  tanto da far sembrare quel contesto scolastico così bigotto e ipocrita, un muro di semplice penetrazione. 

Spicca l’ambientazione, un contesto di tossica mascolinità in una scuola per ragazzi cattolici mono sessuali.

Un romanzo caratterizzato da dialoghi serrati, frequenti e perfetti anche se non segnalati da virgolette, bensì inseriti nel dialogo indiretto che spesso assume la forma di un flusso di coscienza e pensieri esclusivi di Jamie. 

Curioso e inaspettato come siano numerosi i titoli ed i poeti citati con coerenza in modo sparso lungo il testo. 

Ad esempio “Andar per more” di Sylvia Plath, in uno dei numerosi passi in cui la Feeney dona presenza costante all’ambientazione e alla natura irlandese, soprattutto menzionando i meravigliosi boschi,  spesse volte luoghi di rifugio e conforto per il giovane Jamie nei momenti più ardui. 

Del come, perché o per come si costruisca una barca, o meglio un currach, più nel dettaglio vi è dedicato uno spazio, sempre ben romanzato, più o meno nel mezzo della storia. 

Soggettivamente però questo è l’unico tratto un po’ prolisso, anche se sembra celato proprio in quelle parole il fulcro evolutivo dell’essere Jamie: tredicenne neuro divergente che inizia finalmente a confrontarsi e a mettersi in gioco con il mondo circostante. 

Ma, a proposito di cerchia sociale, secondo voi si può dare la patente di amico? 

“Chissà se c’era una qualche formalità – bisognava chiedere di diventare amici o si accettava il fatto senza dire nulla? …”

Il giovane Jamie è certamente il protagonista assoluto, indimenticabile ed emozionante.

Ma anche Tess e Mr. Foley sono fantastici nel sottolineare l’importanza di un bravo insegnante e del suo ruolo fondamentale nel percorso degli studenti. 

Vi invito, senza svelare nulla poi, ahimè, a conoscere Mr. Mahon Junior… 

Tanti temi importanti affrontati e gestiti con delicatezza. Dall’aborto, alla fertilità, al bullismo, alla diversità di genere e discriminazione. 

Tutto inglobato in questo delizioso libro che, usando le parole della Feeney, diventa un’ode alla bellezza e alla bruttezza del crescere. 

Un romanzo – Come costruire una barca – che ricorda a tratti quel capolavoro di film: “L’attimo fuggente” e in effetti quando un libro è così accogliente il pensiero di una sua eventuale trasposizione cinematografica giunge spontaneo;

quindi propongo un estratto dedicato ai più  giovani:

“La strada dell’inferno è lastricata di merdose gentilezze.”

Elaine Feeney vive e lavora in Irlanda occidentale. 

Il suo primo romanzo, “As You Were”, ha vinto il Kate O’Brien Award e il premio del Dalkey festival per scrittori emergenti. 

Come costruire una barca” è stato candidato al Booker Prize 2023 e finalista all’Irish Novel of the Year.

Autore