Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch

Gli inganni di Locke Lamora – Libro primo

Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa.

A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale.

Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi.

Ogni anno ha la fastidiosa abitudine di portare, a un certo punto, il culmine dell’inverno: lo sconforto che viene dalla scarsità di ore di luce, dal freddo pungente e dal parabrezza congelato quando devi andare al lavoro e magari sei già in ritardo, ha portato l’essere umano a sviluppare una serie di rituali finalizzati ad assicurare la sopravvivenza dell’individuo fino alla primavera, possibilmente con una parvenza di sanità mentale.

Perciò, assistiamo all’affascinante spettacolo dato da chi sceglie di recarsi nelle più belle località sciistiche per godere del panorama mentre scende dalle vette a velocità sostenuta; altri preferiscono godere degli addobbi luccicanti e delle musichette allegre che caratterizzano il periodo; infine, una parte della popolazione mondiale sceglie di scaldare l’acqua per la tisana, agguantare la coperta più calda a disposizione e immergersi in un mondo alternativo, scandito da altri ritmi e da altri rituali, e popolato da personaggi esotici, Bye bye, ci rivediamo dopo il disgelo.

Se, come la sottoscritta, fate parte di quest’ultima categoria vi consiglio caldamente di proseguire la lettura di questa recensione: potrebbe contenere spunti molto interessanti per voi.

Gli inganni di Locke Lamora è il primo libro della saga dei Bastardi Galantuomini, una serie idealmente composta da 7 volumi, che al momento risulta essere al terzo capitolo pubblicato 

 Scorrendo sommariamente le prime pagine del corposo volume, si trova subito un elemento che rassicurerà i lettori di un certo genere di saghe: è infatti presente una mappa dell’immaginaria città di Camorr.

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Teatro delle vicende del romanzo e vero e proprio personaggio, Camorr è un grosso insediamento che sorge su un numero imprecisato di isole, ognuna con il proprio nome e una propria identità, divise da canali navigabili.

L’ambientazione, in effetti, ricorda una sorta di Venezia medievale, e invita il lettore ad osservare le varie zone della città, non solo nella conformazione geografica, ma, soprattutto, nella composizione degli abitanti che popolano i vari distretti.

Apprenderemo presto che vi sono zone di prestigio, dove risiede l’elité della città governata dal Duca Nicovante e da una schiera di nobili minori; altri quartieri sono invece poco raccomandabili, in quanto resi pericolosi da una nutrita popolazione di malviventi di varia origine e natura. Vi sono infine aree popolate da professionisti, artigiani e bottegai, comprensive del “Mercato Mobile”, il cuore commerciale di Camorr.

Gli eventi descritti in Gli inganni di Locke Lamora sono intervallati da ricche descrizioni, excursus storici e curiosità riguardanti l’assetto attuale della città, talmente ben costruiti da rendere tangibili le mura e percorribili le strade in cui si muovono i personaggi.

A proposito dei personaggi, di certo il libro non lascerà deluso il lettore abituato ad affezionarsi al carisma del beniamino di turno, offrendo la possibilità di nutrire la propria tendenza alla devozione con un’intera squadra di coprotagonisti.

Ognuno di essi viene dotato di una propria storia personale: le vicissitudini passate vanno a costruirne il carattere in modo realistico, rendendoli assolutamente tridimensionali.

Come da titolo, il principale tra di essi risulta essere proprio Locke Lamora: un orfano reduce di una pestilenza, dotato di una spiccata propensione per combinare disastri, che viene avviato sulla strada del crimine da una serie di loschi personaggi.

In parallelo con le vicende della sua infanzia, conosceremo un Locke Lamora maturo, capace di mettere in atto articolati piani per truffare le famiglie più abbienti della società. In questa missione dalla discutibile moralità sarà accompagnato dai fedeli Calo e Galdo, dall’amico di lunga data Jean e dal giovane apprendista Cimice.

Ciascuno di loro appare caratterizzato da abilità e punti deboli che definiscono ciascuna figura in relazione al proprio ruolo all’interno della combriccola, con un meccanismo di funzionamento che ricorderà ai lettori più nerd quello di alcuni noti giochi di ruolo di ambientazione fantasy. 

A un certo punto all’interno della trama, la routine dei nostri eroi, caratterizzata dai geniali tentativi di truffe ai danni di nobili e feudatari, organizzate più per passione che per necessità, sarà interrotta da un tentativo di sconvolgimento nell’ordine gerarchico criminale della città.

Faranno quindi la loro comparsa i potenti e affascinanti antagonisti, talmente abili da far chiedere al lettore come sarà possibile una risoluzione della situazione nelle pagine rimanenti. Egli, difatti, si troverà completamente risucchiato dalla storia, desideroso di leggere il più velocemente possibile per non lasciare Locke in balia degli eventi, e, allo stesso tempo, avido di sapere con quale colpo di genio e quale sagace battuta il nostro protagonista potrà mai uscire da tali avverse circostanze.

Un intreccio narrativo articolato viene bilanciato da dialoghi freschi e appassionanti, conditi da una buona dose di humor e in linea con i personaggi.

L’effetto finale è quello di un’immersione totale nel mondo creato dall’autore, che non manca di lasciare accenni di un passato non raccontato, tali da stimolare la curiosità del lettore verso i capitoli successivi della saga.

Come ogni fantasy che si rispetti, non manca l’elemento fantastico: viene descritta la pratica di una forma particolare di magia, appannaggio di una cerchia potente e ristretta; ad affiancarla, con una diffusione più trasversale, vi è l’alchimia, dotata invece di un’ampia varietà di usi e applicazioni.

Questi elementi, di vicenda in vicenda, ostacoleranno o aiuteranno il gruppo dei nostri (anti)eroi con risultati che variano dal comico al drammatico, ma mantenendo per l’intero svolgimento un fascino ammaliante. 

In sintesi, se quello che cercate dalle letture di questo periodo è un’avventura, un viaggio in un posto esotico e in un tempo lontano, ma senza muovervi da sotto il piumone più del necessario, vi consiglio di acquistare il biglietto per Camorr e di lasciarvi guidare per le sue strade dalla più irresistibile banda di criminali mai esistita.

Scott Lynch (Saint Paul, Minnesota, 1978) è l’autore della serie bestseller The Gentleman Bastard. Finalista ai premi World Fantasy, Locus, Campbell e Compton Crook, ha ricevuto il British Fantasy Award nel 2008.

Autore

  • Samira

    Samira nasce e cresce nella provincia fiorentina, fin da giovanissima vorace ma esigente lettrice, si interessa di numerosi generi e argomenti. In ambito lavorativo, si occupa di riabilitazione del linguaggio nell'età evolutiva e condivide con i bambini che frequentano il suo ambulatorio letture per i più piccoli. Ha conseguito un master in Linguistica Clinica, come coronamento di una formazione sia scientifica che umanistica. È impegnata nell'ambito sociale, in particolare nell'organizzazione di eventi culturali e nella gestione di spazi per la collettività.