Il maestro dei sogni di Marco De Franchi: un thriller magnetico

Il maestro dei sogni 

Esistono incubi travestiti da sogni. E qualcuno li sta trasformando in realtà. Qualcuno che deve essere fermato prima che uccida di nuovo.

Valentina Medici, giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, sta per lasciare tutto. L’ultima indagine che ha diretto l’ha ferita, nel corpo e nell’anima, in modo irrimediabile. Ma proprio quando sta per riconsegnare il distintivo, l’Europol la contatta per offrirle un incarico internazionale: dare la caccia alla donna che le ha rovinato la vita e fermare una pericolosa rete di criminali. Valentina accetta e si trova presto a sprofondare in un gorgo oscuro di violenza e follia.

Un assassino seriale è all’opera e i suoi omicidi sono tanto efferati quanto spettacolari. Le vittime non sembrano avere niente in comune. Eppure in qualche modo tutto gravita attorno alla mente. Nel tentativo di andare a fondo dell’indagine e, allo stesso tempo, di riemergere dai propri incubi, Valentina sarà costretta a riallacciare legami che sperava sepolti nel suo passato.

Per affrontare i demoni che operano nel mondo, Valentina dovrà sconfiggere i propri demoni interiori. E pagare un prezzo altissimo.

“Alla lunga e se le circostanze lo consentono, la trama di quello che sei si vede sempre” 

Il maestro dei sogni si rivela fin dalle prime battute un viaggio nelle regioni più buie e vulnerabili della psiche umana, dove l’ordito della finzione s’intreccia alla paura più atavica dell’uomo: la discesa inarrestabile nel baratro della pazzia.

Quando le forze caotiche dell’inconscio emergono per abbattere i muri della razionalità, non c’è nulla che possa salvarci e quello che resta sono piccoli e aguzzi frammenti di un’identità che si fatica a ricomporre.

Marco De Franchi ne Il maestro dei sogni ci conduce tra le pagine di un thriller psicologico profondamente inquietante in cui nessuno si salva, dove il male di vivere invade ogni pensiero e il lento e inesorabile accumularsi degli eventi porta solo verso la tragedia.

Reduce dall’inchiesta narrata ne La condanna dei viventi, ritroviamo Valentina Medici, commissario del Servizio Centrale Operativo, che fatica a distogliere l’attenzione dall’urgenza che governa la sua vita: la vendetta.

Ogni suo passo è calibrato sul livello della rabbia repressa, ogni gesto diventa simbolo di una rivalsa che brucia la pelle e le ossa, da togliere il fiato e da frantumare ogni certezza.

Valentina vive oltre le pagine, ci fa partecipe della sua vita solo a piccole dosi e a malincuore, quasi come se le vicende del passato che la videro torturata e imprigionata, la ponessero al di là della curiosità del lettore, che si ritrova nel ruolo di perverso voyeur.

Cupa, tenace, maschia, la sua figura si staglia netta nel cast de Il maestro dei sogni.

Unica alternativa all’oblio è il nuovo incarico all’Europol, affidatole da François Castaldi, per catturare la sua aguzzina, Hannie Janssen e smantellare la diabolica rete omicida dal biblico nome Geenna.

La caccia internazionale alla perfida Hannie s’incrocerà con l’indagine tutta italiana al serial killer Samael, il maestro dei sogni che nessuno vorrebbe incontrare.

Inizia così un cammino a ritroso che si percorre su più livelli.

Ritornano dal passato i demoni e i terrori, ritorna Fabio Costa, ex vicequestore ora professore, che ricorda a Valentina tutti i passi falsi commessi e anche “Dio”, il programma super-tecnologico di Loris Manna, tornerà indietro nel tempo, attraversando anni di omicidi e abusi per scovare un indizio valido a demolire l’organizzazione segreta Geenna.

Ma il viaggio a ritroso più importante lo faranno tutti, vittime e carnefici, nel proprio mondo interiore, frantumando le fragili pareti dell’Io, nella speranza di riconoscersi fra le macerie della propria esistenza.

“ Ogni bravo omicida seriale ha la sua epifania, questo insegna il manuale, no?”

Virginia Woolf li chiamava momenti di essere, attimi banali in cui un fruscio di foglie, un segno sulla parete, un sasso appuntito, svelano destini e significati profondi: le epifanie.

E questa storia, disseminata di epifanie, è una vera e propria caccia al tesoro: in palio schegge di verità.

L’architettura dell’indagine è perfetta, catalizzatrice di colpi di scena, depistaggi, misteri e messaggi da decriptare. L’effetto magnetico è amplificato dalla veridicità che pulsa nel sottopunto, la testimonianza diretta di chi conduce la penna e ha un passato di Commissario Capo di Polizia.

Marco De Franchi traspone su carta ciò che la realtà l’ha costretto a guardare, ciò che più conosce e teme:

«… quando devi contenere e rinchiudere tutta quella disperazione senza consapevolezza oltre le mura di un reparto psichiatrico, un po’ di te resta là dentro, con loro»

È questo sguardo, così diretto e vero, che intrappola l’attenzione del lettore, portandolo a scrutare i confini tra fiction e mondo reale, tra esperienza e immaginazione, ma si sa… la realtà supera sempre la fantasia.

Infatti è reale la “città dei pazzi”, il manicomio Santa Maria della Pietà a Roma, che si estendeva su 27 ettari ed era composto da 37 padiglioni e dove l’autore decide di ambientare un significativo momento di agnizione e il dialogo più straziante di tutta la storia.

«…questo posto abbruttisce tutti, sapete? I lineamenti, la postura, lo sguardo. Non era solo la malattia. Era proprio l’ospedale…»

Il maestro dei sogni è un romanzo nero come il catrame, come l’oscurità che avvolge lo sguardo del delirio psichiatrico e per scrutarlo negli occhi bisogna avere coraggio.

Raffinato e misurato nella cifra stilistica, Marco De Franchi opera un processo catartico e ci dona uno spaccato di verità storica in grado di farci riflettere e inorridire.

Dinamico ed energico il ritmo che sostiene la trama, intervallata da piccoli inserti dialogici, che richiamano il percorso psicoterapico della protagonista, donando alla storia quella profondità che la eleva dal puro intrattenimento.

Thriller e noir si confermano sempre più generi narrativi atti a veicolare messaggi e riflessioni, ancor più se dietro la scrivania vi sono autori come De Franchi o Norek: poliziotti per davvero.

Marco De Franchi (Roma, 1962) fin da bambino sognava di fare lo scrittore tanto quanto desiderava diventare investigatore.

Ha infatti un passato da Commissario Capo di Polizia, periodo durante il quale ha lavorato presso il Servizio Centrale Operativo (SCO), l’ufficio investigativo italiano che più si avvicina all’FBI.

Vive tra Pisa e Livorno con la moglie Debora e i due figli. Le esperienze sul campo sono state fondamentali per la scrittura dei suoi romanzi.

Il suo thriller d’esordio, La condanna dei viventi, pubblicato da Longanesi nel 2022, è uscito con successo nei principali Paesi europei.

Autore

  • Patty

    Socia fondatrice della Rivista ilRecensore.it SEO Content Creator, traduttrice, Blogger e firma di interviste e recensioni su vari siti letterari. Cresciuta a Goethe e cioccolata, ho trascorso gran parte della vita tra l’Italia, la Germania e la Francia, apolide nel Dna tanto quanto nel Pensiero. Gli studi classici prima e Scienze Politiche poi, hanno sviluppato il mio senso critico, sfociato poi nella mia vita da BookBlogger. Sono sempre in cerca della storia perfetta. In borsa porto Joyce e Jackson, le penne che compro in giro per il mondo e tanta passione.

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