Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera di Guendalina Middei

Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L’arte di leggere i classici in dieci breve lezioni 

Chiunque ami il gusto di letture che non smettono di sorprendere per la loro ricchezza troverà in questo libro suggestioni preziose per accostarle e lasciare che ci parlino, superando con piccoli stratagemmi le difficoltà che pongono.

Leopardi, Tolstoj, Manzoni, Mann, Kafka, Dostoevskij, Austen, Tomasi di Lampedusa e Orwell rivelano le illusioni in cui siamo irretiti e ci danno strumenti di straordinaria modernità per vivere in un presente incerto.

In questo viaggio attraverso alcuni dei loro capolavori, Guendalina Middei presta ascolto alle voci che, come magiche zattere, si levano dalle loro pagine, alla ricerca di quelle stelle polari che indicano la rotta in questa strana cosa che si chiama esistenza. Nei personaggi, che si muovono tra gli inciampi, le emozioni e la ricerca di un senso profondo, l’autrice sente risuonare le tante domande che bruciano dentro di noi.

Così, Anna Karenina non è solo la storia di una relazione clandestina e tragica, ma quella di una donna che, riappropriandosi dei suoi desideri, rinasce alla vita. Delitto e castigo ci racconta di un giovane che sente e pensa troppo intensamente, interrogandosi sul dolore e su come superarlo. In Leopardi ritroviamo l’ansia tormentosa di un ragazzo che vorrebbe aprirsi al mondo e scoprire quale posto occupare. E, ancora, a quanti è capitato di vivere una metamorfosi interiore tanto inaspettata come quella di cui ci parla Kafka?

Il libro di Guendalina Middei, Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, non ha la pretesa di essere un manuale da applicare ogni volta che ci troviamo in difficoltà con un grande autore di classici; non lo si può considerare neppure un saggio.

Si potrebbe definire Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera come una raccolta di 10 lettere con uno stile intimistico, proprio come se si rivolgesse a un amico o a se stessa; pagine che assomigliano a un diario dove si descrivono le emozioni suscitate dalla letture di un romanzo.

Tra queste pagine troviamo nove autori e alcuni dei loro romanzi più famosi.

Il titolo evoca qualcosa di antico e contemporaneo allo stesso tempo: Anna Karenina, l’eroina di Tolstoj, la sua relazione amorosa, il marito e la fine tragica.

Ma il sabato sera è la parte del titolo che colpisce un lettore: il sabato sera di solito è il momento del relax, il momento in cui terminata una lunga settimana ti spogli da problemi e impegni noiosi per vestirti di mondanità, di cene con gli amici, un giro in città, un concerto o il cinema con la spensieratezza e la consapevolezza che il giorno dopo sarà domenica, che la sveglia non suonerà presto, che potrai poltrire e fare tante cose piacevoli.

Oppure puoi passare il sabato sera mettendoti comodo, ordinare del cibo e stare a casa a leggere un romanzo, magari proprio un classico.

Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera ha proprio il sapore di una dichiarazione d’amore, di quelle dolci e non esibizionistiche di cui ormai siamo abituati a vedere sui social. Perché, chi ama i classici, non farà altro che divorare questo libro e sottolineare frasi su frasi.

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I Classici ci appassionano sempre, ci conducono in un mondo antico, particolare, fatto spesso di crudeltà e aberrazione, ma di quotidianità, di buoni sentimenti e di contemporaneità. Perché, come afferma la stessa autrice, «… scoprii che leggere i classici può essere l’esperienza di lettura più eccitante che possa capitare».

Ritorniamo al nostro sabato sera, a noi che ce ne stiamo a casa, magari in compagnia di un amico che come noi ama leggere e ama i classici.

Quello che si trova in questo libro è proprio questo: una chiacchierata con una persona che ama i classici e cerca di trasmettere le sensazioni provate leggendo alcuni dei suoi autori preferiti.

Guendalina Middei si confida col lettore, racconta di lei ragazzina che incontra la poetica di Leopardi, quel momento in cui crede di percepirne l’anima. Ci confessa le sue prime lezioni di doposcuola e lo sconforto nel sentire alcuni ragazzi ripetere a pappagallo raccontando vita e opera degli autori.

Perché è così, lo ricordo anch’io: si memorizzavano il luogo di nascita e la data e il perché aveva scritto quell’opera. E, invece, la letteratura, i classici, sono altro, non è importante sapere se Kafka era sposato oppure no, non è importante saperne la data di nascita.

La cosa che rende Kafka Kafka è la sua scrittura chiara e scorrevole ma con atmosfere cupe, inquietanti: cosa c’è di più orribile di svegliarsi una mattina e ritrovarsi mutato? Cosa c’è di più orribile di svegliarsi una mattina, magari il giorno del proprio compleanno, e scoprire di essere accusato, di cosa non si sa?

E di essere processato e giustiziato per questo?

Ecco, in Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, ci ritroviamo a riflettere su queste tematiche, a parlarne con un’amica che ci mostra il suo punto di vista, vagando con i ricordi e gli aneddoti, parlando spesso di arte o di viaggi.

Divertendoci magari a immaginare Jane Austen come quella zia che sa tutto di tutti, che chiacchiera allegramente e che è spiritosa, una di quelle zie che è bello andare a trovare.

Ma i classici, e l’autrice di questo libro ne è consapevole, non sono per tutti.

I classici spesso fanno paura, forse proprio per quello che ci portiamo dalle lezioni a scuola, abbiamo un’idea accademica dei classici appresa tra i banchi dove un Manzoni, un Verga, un Leopardi, sono esseri noiosi e, quindi, diamo il minimo possibile: nascita, luogo, formazioni, eventi importanti, morte.

Ma gli autori di classici sono altro: hanno avuto vicissitudini, vissuto tra le guerre, le malattie, magari si vedevano goffi, o non si sono sposati per il semplice motivo che non volevano sposarsi. La loro vita, le loro sensazioni, le loro vicende personali hanno contribuito a rendere la loro scrittura originale e riconoscibile; le loro storie sono classici perché donano qualcosa di contemporaneo, qualcosa di familiare, qualcosa che è nella storia di tutti.

Anche quelle storie particolari che, con una lettura superficiale, non hanno una vera logica.

Il Maestro e Margherita, per esempio, uno di quei romanzi divisivi che non si comprende appieno se non si entra nell’ottica che l’ambientazione del romanzo è una città, Mosca, che crede solo nel comunismo e, se non credi in Dio, non credi neppure al diavolo.

Ma non solo questo: alle volte tra le pagine dei classici vi sono delle metafore da individuare e comprendere, cercando di sospendere momentaneamente i pregiudizi.

In conclusione, Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, è uno di quei libri piacevole da leggere per riscoprire i tuoi autori del cuore e per approfondirne alcuni.

Alcuni capitoli sono meno d’impatto anche perché chi ha molta dimestichezza con i classici spera di trovare qualche curiosità che ancora non conosceva. Nel capitolo dedicato a Giacomo Leopardi, per esempio, dopo qualche pagina l’attenzione scema perché chi ha studiato e amato molto questo poeta si ritrova a leggere nozioni che già conosceva molto bene. Meglio i primi capitoli che sembrano avere più brio.

Consiglio la lettura a chi ha voglia di accostarsi ai classici ma ne ha un po’ il timore.


Guendalina Middei è nata a Roma nel 1992. Fin da adolescente coltiva la sua grande passione per la letteratura e la cultura classica. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere e un master in Giornalismo culturale, si è dedicata all’insegnamento nei licei e alla scrittura. Ha collaborato con diverse riviste letterarie, tra cui “Culturificio”, “Critica Letteraria” e “Sintesi dialettica”. Nel 2021 ha esordito nella narrativa con il romanzo storico Clodio, seguito nel 2023 da Intervista con un matto, entrambi editi da Navarra Editore. Con Feltrinelli ha pubblicato Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (2024)

Autore

  • Samanta Giambarresi

    Siciliana con la predilezione per gli scrittori siciliani. Ho scoperto la passione per la lettura quando mia sorella mi ha letto la novella La Giara di Pirandello. I libri sono mondi da scoprire, dove una storia bellissima, segreta, si svela pagina dopo pagina. Ho iniziato a scrivere recensioni nel 2006 per una rivista letteraria. Ho collaborato con varie riviste letterarie e case editrici. Scrivo e leggo ascoltando musica. Adoro accompagnare la lettura con bevande calde (che spesso si raffreddano mentre sono immersa nella lettura!)

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