Slow Horses
Sinossi
Slough House, “la casa del Pantano” di Londra, è un purgatorio amministrativo per i demansionati del servizio MI5, l’ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito la cui sede è ubicata a Regent’s Park, che hanno fallito gravemente un compito ma non sono stati licenziati.
Quelli che vi sono mandati sono noti come “slow horses”, i “ronzini”, un gioco di parole su “Slough House”. Ci si aspetta che sopportino compiti noiosi e burocratici, insieme a occasionali abusi mentali da parte del loro miserabile capo, Jackson Lamb, un agente con un passato operativo nella guerra fredda, che si aspetta che si licenzino per noia o frustrazione.
La vita a “Slough House” è definita dalla noia e dall’attesa di una riabilitazione professionale. Eppure, in qualche modo, gli “slow horses” finiscono coinvolti in intrighi investigativi che mettono in pericolo la Gran Bretagna.
Recensione
Ed eccoci di nuovo a parlare di Mick Herron e della saga dedicata agli Slow Horses con la seconda parte e ultima parte dello speciale cominciato la settimana scorsa e che trovate QUI.
Di seguito ho preparato una breve scheda per ogni romanzo (o novella) e, per i primi quattro, ho inserito anche un commento sulla corrispondente stagione televisiva.
Ho deciso, in questo approccio, di evitare completamente ogni spoiler, anche perché Herron ha il vizio di far morire spesso i suoi personaggi (motivo per cui abbiamo deciso di aiutarvi a tenere il conto) e anticipare chi, tra i ronzini, non arriverà alla fine della storia, sarebbe davvero eccessivo. Ecco per quale motivo le sinossi saranno a volte giocoforza sacrificate ma, credetemi, valgono davvero tutti la gioia di essere letti!
Slow Horses (2010) è il primo romanzo dedicato a Lamb.
È uscito in Italia per Feltrinelli nel 2018 con un titolo, Un covo di bastardi, tanto lontano dalla trama, dalla sostanza e dalle atmosfere create da Herron da lasciare la certezza che chi lo ha scelto non lo abbia mai letto. Fortunatamente è stato ripubblicato nel 2022, a seguito dell’uscita della serie televisiva, anteponendo al titolo italiano quello originale inglese.
Proviamo a riassumere la trama: un gruppo di nazionalisti legati ad un leader populista e xenofobo, Peter Judd, rapisce un cittadino inglese di origini Pakistane minacciando di decapitarlo in diretta video e saranno i ronzini di Lamb, coinvolti loro malgrado, a dover sbrogliare una situazione esplosiva quando scopriranno che i servizi stessi sono coinvolti in un intrigo che la vice direttrice, Diana Taverner, ha ordito al servizio della propria ambizione personale.
Si tratta di un esordio eccellente e subito la critica inglese si è affrettata a definire Herron il nuovo John Le Carre e, se è sempre complesso e raramente utile fare paragoni tra autori diversi, certamente era da tempo che non leggevo un thriller di ambientazione spionistica tanto avvincente.
Se Lamb è il protagonista assoluto della serie e “Lady Di” Taverner la sua degna Nemesi, una parte di rilievo è affidata a River Cartwright, ex enfant prodige di Regent’s Park e nipote di David Cartwright, leggenda assoluta dello spionaggio inglese. La serie televisiva, che ricalca pedissequamente la trama del romanzo, vede giganteggiare un Gary Oldman strepitoso ma va detto che Kristin Scott Thomas riesce a mettere in campo tutto il carisma necessario a bilanciare la presenza di Lamb, ingombrante in tutti i sensi.
Ronzini morti: 1 e 1/2
In Dead Lions (2013), edito da Feltrinelli nel 2022 con il sempre infelice titolo di In bocca al lupo a cui è stato di nuovo anteposto l’originale titolo inglese, Jackson Lamb si insospettisce quando una vecchia ex spia di basso rango, Dickie Bow, viene trovato morto su un autobus lontano dai propri percorsi abituali.
Questo porterà i ronzini a scoprire ciò che resta di un piano concepito in piena guerra fredda, a intromettersi nel tentativo di Webb di reclutare un oligarca russo e a smascherare una cellula sovietica nascosta nella campagna inglese.
La trasposizione televisiva è al solito di altissimo livello e la trama ricalca abbastanza fedelmente quella del romanzo tranne per due particolari: una scena notturna, sacrificata probabilmente per ragioni di budget, ed il finale, reso su una chiave più bassa e probabilmente più efficace.
Ronzini morti: 1 e 1/2 – Nuovi ronzini: 2
The List (2015) è la prima novella dedicata a John Bachelor. Inedita in Italia data la lunghezza inferiore alle 100 pagine e l’avversione di editori e pubblico per i racconti lunghi, vede il protagonista costretto a risolvere rapidamente il mistero dietro la lista di nomi ritrovata nell’appartamento di una ex spia tedesca reclutata dal MI5 negli anni ottanta, Dieter Hess.
Tra inganni, doppi e tripli giochi, The List intrattiene piacevolmente e il suo protagonista, Bachelor, è un maldestro idiota che non si riesce a odiare fino in fondo. John Bachelor al momento non appare nella serie televisiva anche se, data la popolarità di antieroi alla Better Call Saul, un protagonista di questo tipo potrebbe effettivamente dare vita ad uno Spin Off.
In Real Tigers (2016), che Feltrinelli ha pubblicato nel 2023, l’editore ha deciso di adottare per i titoli della saga gli stessi attribuiti alle stagioni televisive ed in effetti Le tigri sono in giro è stavolta adeguato.
In questa vicenda è la Prima Scrivania di Regent’s Park, Ingrid Tearney, ad attivare un protocollo segreto per nascondere un suo imbarazzante errore del passato ed eliminare chiunque ritiene ne sia venuto a conoscenza, innescando un crescendo di eventi che mette i ronzini del Pantano al centro di un tiro incrociato. Decisamente più action rispetto ai precedenti, il romanzo è come al solito ben congegnato e si legge d’un fiato come gli altri. La terza stagione di Slow Horses ricalca con precisione la trama del libro
Ronzini morti: 1 – Nuovi ronzini: 1
Spook Street (2017), che Feltrinelli ha pubblicato nel 2024 come La strada delle spie, è decisamente più riflessivo del solito e ruota intorno alla decadenza fisica e mentale di David Cartwright, il nonno di River e leggenda dei servizi segreti a cui tutti si riferiscono come Il vecchio bastardo.
Ormai incamminato sul viale del tramonto e sospeso tra realtà e ricordo, percezione e immaginazione, sembra aver ucciso il nipote in un attacco combinato di paranoia e senilità.
Non aiuta il cambio ai vertici dei servizi che, dopo la caduta di Ingrid Tearney, ha visto Diana Taverner restare confinata suo malgrado nel ruolo di vice del nuovo direttore, Claude Whelan.
Ma le cose, nei romanzi di Herron, non sono mai come sembrano e se le porte di una residenza per anziani sembrano la destinazione più ovvia per la vecchia spia, ci sarà comunque l’occasione per risolvere un mistero che punta dritto al passato di River e al turbolento rapporto con la madre, che lo ha affidato alle cure dei nonni quando non aveva ancora otto anni.
La messa in scena è al solito di grande qualità anche se la sceneggiatura soffre un po’ quando si discosta dal passo pacato del romanzo per introdurre scene di azione che appaiono ingiustificate e fuori contesto come, ma non solo, nella parentesi francese.
Ronzini morti: 0 – Nuovi ronzini: 0
London Rules (2018) si apre con una carneficina, una esecuzione di massa la cui descrizione porta il lettore a immaginare scenari subsahariani ma che accade invece nella campagna inglese.
Roddy Ho subisce un attentato, il che non stupisce, ed ha anche una ragazza, il che invece è abbastanza inconcepibile.
Così, tra primi ministri populisti, stampa scandalistica, pinguini esplosi e inopportuni barattoli di vernice, Herron guida i personaggi attraverso una trama complessa e originale che vede i ronzini coinvolti fin dal primo momento, nel bene e nel male.
Questa stagione è già stata girata ed il trailer compare dopo l’ultimo episodio de La strada delle spie. Non ho trovato indicazioni sulla regia anche se, finora, ogni stagione è stata affidata ad un regista diverso.
Ronzini morti: 0 – Nuovi ronzini: 0
The Drop (2018) è il secondo racconto lungo dedicato a John Bachelor e alla sua reprensibilissima etica del lavoro.
Quando uno dei suoi assistiti, Solomon Dortmund, vede una ragazza far cadere una serie di buste scontrandosi con un uomo più anziano, in un caffè di Marylebone, capisce immediatamente di aver assistito a uno scambio. Ma riferendo i suoi sospetti a John, Solly mette inavvertitamente in moto una serie di eventi che si riveleranno fatali.
Joe Country (2019) I “Joe” sono gli agenti sul campo e Jackson Lamb, che è stato uno di loro, è disposto a tutto per salvarli.
O per vendicarli. Il libro si apre con un granaio che brucia, la neve che fiocca sulle campagne del Galles e l’inquietante premessa che, stavolta, non tutti i ronzini torneranno al Pantano.
Tra personaggi che tornano dal passato, le conseguenze di avvenimenti innescati nei racconti lunghi precedenti e Diana Taverner finalmente alla guida dei servizi segreti, Herron riesce a trasformare una trama complessa in un thriller mozzafiato, disseminando indizi contrastanti che spostano ad ogni capitolo i sospetti del lettore, spingendolo a divorare le pagine per scoprire chi, fra i protagonisti, resterà davvero sepolto sotto la neve.
Ronzini morti: 2 – Nuovi ronzini: 0
The Catch (2019) In questo nuovo racconto lungo troviamo John Bachelor otto mesi dopo gli eventi occorsi in The Drop.
John vive ancora illegalmente nell’appartamento del defunto Solly e quando a presentarsi sono due uomini dal Parco la prospettiva più probabile è quella di trovarsi in mezzo a una strada.
Scoprire che i due sono soltanto interessati a rintracciare Benny Manors, uno degli assistiti che Bachelor dovrebbe visitare nel suo mensile giro di ronda, dovrebbe essere un sollievo.
Peccato che, invece, non lo veda da due anni e che John non sia il tipo più adatto a rintracciare qualcuno. Al centro del solito dedalo di doppi e tripli giochi c’è una reputazione Reale da salvare, che lo meriti o meno.
The Last Dead Letter (2020) Questo racconto breve (una trentina di pagine) era originalmente accluso come bonus alla edizione limitata e autografata di Joe Country a cura della Waterstones e successivamente incluso nella raccolta di racconti Dolphin Junction (2021).
La storia inizia nella cappella delle spie, come viene chiamato il cimitero di St. Leonard dove è sepolto il nonno di River Cartwright. È lì che Molly Doran, la temibile custode dell’archivio di Regent’s Parks, intende ricevere pegno da Lamb per un favore che lei gli ha fatto a suo tempo.
E quello che chiede in cambio, come sempre, è la verità dietro una storia che ha scovato nascosta tra le carte che conserva. Quello che ha già imparato su “Dominic Cross” è molto, ma solo Jackson Lamb può mettere insieme i pezzi che ancora le mancano. Perché è una storia vecchia, una storia d’amore e di morte di quando a Berlino c’era ancora un muro, e perché Lamb stesso è coinvolto da molto vicino. Ma come sempre accade con Herron, le cose non sono esattamente come sembrano.
Slough House (2021). Si dice che la realtà superi spesso la fantasia e in effetti nel 2018 tre agenti segreti russi hanno davvero tentato di uccidere l’ex colonnello disertore Sergei Skripal e sua figlia usando un agente nervino, il Novichok.
L’unica vittima fu però una ignara cittadina inglese, Down Sturgess, che aveva ricevuto in regalo dal fidanzato la boccetta di profumo che conteneva il veleno, gettata durante la fuga dagli uomini di Putin.
Herron prende la vicenda come premessa per innescare una serie di eventi che, partendo dal desiderio di rivalsa del MI5, passano per i soliti giochi politici, i faccendieri, i nuovi ricchi, il delirio di onnipotenza di Diana Taverner e il ritorno di una vecchia conoscenza, annunciato fin dal primo romanzo della serie.
Fraintendimenti, doppi giochi e brama di potere finiscono per mettere i ronzini di Lamb nel mirino dei servizi segreti russi in una guerra sul campo che lascia fin troppe vittime lungo la strada. Scritto con la solita mano ispirata ed il piede ancora una volta sull’acceleratore, è un romanzo che si fa fatica a posare e che lascia con più di un dubbio sulla sorte di uno dei protagonisti più amati.
Ronzini morti: 2e 1/2 – Nuovi ronzini: 1/2
Bad Actors (2022) I cattivi attori del titolo non sono ovviamente gli interpreti della magnifica trasposizione televisiva della saga, come specifica lo stesso Herron nei ringraziamenti.
Si tratta di un gioco di parole sul doppio significato del sostantivo, che indica sia chi recita una parte sia chi prende parte attiva in una vicenda.
Il romanzo si apre con un omicidio misterioso e con la presentazione del nuovo Villain, Sparrow, consigliere speciale e burattinaio dell’ennesimo primo ministro dipinto da Herron come un incapace demagogo capace solo di imbonire le folle con promesse improbabili.
I capitoli seguenti si susseguono rapidamente lasciando con la sensazione di essersi persi un pezzo, riferendosi ad eventi di cui il lettore è effettivamente all’oscuro. La sensazione è straniante e chi scrive si è trovato a verificare più volte la cronologia della saga.
È solo a un terzo del libro che Herron si permette di riprendere un controllo che sembrava perso e riannodare con un lungo flashback le fila degli eventi in una operazione di montaggio riuscita, anche se decisamente temeraria e tutto sommato inutile.
Tra Ultras della Lazio (!), spie russe, un crossover che vede John Bachelor per la prima volta alla presenza di Lamb ed un interrogativo lasciato senza risposta fino all’ultima pagina, facciamo in tempo a vedere il ritorno di Claude Whelan dal meritatissimo prepensionamento, la caduta di Diana Taverner e una Shirley Dander in grandissima forma.
La necessità di compensare con l’azione la fragorosa assenza di uno dei protagonisti assoluti, la cui sorte viene anticipata solo nelle ultime righe, rende la ricetta un po’ squilibrata e la sensazione è quella che per tenere in piedi il circo l’autore abbia dovuto forzare la mano a più di un personaggio. Ma dopo gli eventi di Slough House un rimescolamento era probabilmente necessario per rimettere i pezzi corretti sulla scacchiera e il futuro della saga sembra avere ancora molto da riservare.
Ronzini morti: 0 – Ronzini nuovi: 1
Standing by the Wall (2022).
Questo racconto brevissimo è stato accluso come una sorta di “Bonus Track” natalizia all’interno di Standing by the Wall: The Collected Slough House Novellas (2022), un volume che raccoglie tutti i racconti lunghi dedicati allo Spin Off con protagonista John Bachelor.
Tuttavia nel racconto Bachelor non è presente e, a parte la surreale atmosfera natalizia che fa il verso agli speciali dedicati alle feste tipici della tradizione anglosassone e un ritorno annunciato ma solo qui finalmente concretizzato, la storia non ha molto da offrire e sembra nata più dalla esigenza di rispettare qualche clausola contrattuale che dalla necessità dell’autore di raccontare qualcosa e questa, onestamente, appare davvero una occasione sprecata.