È il nulla dunque che abbiamo abbracciato,
questo sottile confine che ci separa, che
tiene i corpi a debita distanza, che li
conserva, che li dona all’oscuro eterno.
Preserva finché puoi questo niente donato,
questo mare silenzioso, questa arida terra,
questo fiore colorato che non si chiude mai.
Rimane, nello spazio non coltivato, vita
ancora da scoprire, occasioni da rivedere.
Autore
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Sono Luca de Vincentiis, con la “d” minuscola (perché secondo il nonno paterno s’ha da scrivere così) e due sono le benedette “ii” alla fine del cognome. Nato a Sanremo, città dei fiori, della musica, di mare e dal meraviglioso clima. Sono felicemente libraio e genitore di quattro libri di poesia: “Alla ricerca degli istanti perduti”, Gruppo Albatros Il Filo, 2021; “Amore e discordia”, L’Erudita, 2022; “Fiori da ponente”, Ed. Ensemble, 2024, “Ciò che tu già non sai, ciò che tu non mi comandi di dirti” Ed. Ensemble 2025. Faccio parte di un collettivo di poesia che si chiama Il Vivaio del Verso e mi piacciono la fotografia, la pizza, la pasta col tonno, il vino rosso (non meno di 14 gradi) e la birra rossa. Mi piacciono anche altre cose. Sono Sagittario: ometto ma non mento.
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