I nostri “stupidi” intenti

I nostri “stupidi” intenti: quando una lettura condivisa fa nascere il confronto e unisce nelle intenzioni

I nostri stupidi intenti - ilRecensore.it - Bernardo Zannoni -

Una leggenda narra di una faina che incontrò le parole…

Una storia crudele questa de I Miei stupidi Intenti, una fiaba che spoglia l’uomo delle sue effimere forme umane e lascia parlare lo spirito animale che anima il mondo e che la società seppellisce sotto chili e chili di “ma” e di “se”.

Sono tante le riflessioni che ci lascia Bernardo Zannoni, pensieri raccolti a piene mani dalle contraddizioni dell’animo umano.

Focus del racconto è il potere della scrittura, i moti interiori e le rivoluzioni che una lettura può scatenare.

Per chi come noi, fa delle parole il proprio mestiere, quanto è importante usare quelle giuste?

Un’interessante riflessione che si trae dal romanzo di Zannoni riguarda la scrittura.

Archy, una faina, impara a scrivere e a leggere, e a sua volta lo insegna ad altri animali che popolano il romanzo. Inizia a scrivere un suo memoriale, dopo aver letto e completato quello di Solomon – una volpe, suo carissimo amico. Con la scrittura Archy vuole tramandare nel tempo la sua vita, sperando che questa, così, non scompaia. 

Quanto è potente, allora, la parola, la scrittura? E’ capace di parlare agli altri uomini/animali e in senso contrario di farsi leggere. Ciò che viene scritto lascia dietro di sé una traccia indelebile. 

Le parole contengono in sé un enorme valore, perché hanno anche il potere di influenzare e cambiare il mondo: possono essere usate come strumenti di amore e fraternità e solidarietà, ma anche come strumento di guerra e di odio. 

Credere nell’importanza della parola, infine, in una società come la nostra, che è sempre più votata alla velocità e alla semplificazione, è fondamentale per darci tempo per riflettere e per far sedimentare ciò che abbiamo scritto/letto.

The sound of…. Words

Per tutti…. A volte per pochi… a volte nessuno ascolta

La parola e le migliaia di parole che compongono i libri.

Il potere straordinario della parola nel trasmettere emozioni, definire le relazioni umane.

La parola, insieme ad altre parole, esprime pensieri, racconta storie, dà forma ai sogni.

La parola può donare gioia o procurare un dolore profondo.

Le parole evocano anche immagini.

Ogni parola ha un colore unico.

Il legame tra pensieri e parole è profondo e complesso.

Dipende dal nostro INTENTO.

PAROLE, LIBRI, INTENTI

sostantivi collegati che influenzano, spesso, la nostra vita e il nostro modo di pensare.

Il libro, lo strumento che ci permette di conoscere, imparare e riflettere.

Gli intenti (più o meno stupidi… che poi così stupidi non sono mai… a volte anche pericolosi) guidano le nostre azioni e decisioni.

Le parole descrivono i nostri pensieri, i pensieri possono essere concretizzati dagli intenti.

Manca a questo punto l’incognita che chiude l’equazione

Parole : libri = X : intenti

Un giochino interessante, questo racconto lungo che ricorda certe novelle inglesi e che a me ha riportato alla mente testi dell’infanzia, da La collina dei conigli fino a L’anello di acque lucenti. Manca però secondo me il bersaglio quando spinge troppo in là i propri intenti, quando pretende di inserire nel discorso la presunta dicotomia tra animale e umano e persino Dio e il suo rapporto con la natura.

Preferisco citare l’Ecclesiaste quindi, e affermare con l’autore (e quindi riportando la parola stessa di Dio):

“Infatti, la sorte dei figli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l’uno,  cosí muore l’altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l’uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità. Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere. Chi può dire se il soffio dell’uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra?”

Lo stupido intento, in definitiva, è l’illusione di immortalità costituita dalla memoria di noi stessi, che ingenuamente e strenuamente cerchiamo di mantenere costruendo palazzi, muovendo guerre o scrivendo parole perché altri, dopo di noi, le ascoltino ricreando in sé stessi i nostri pensieri

D’altronde, questo stupido intento è tutto ciò che abbiamo.

Autori

  • Patty

    Socia fondatrice della Rivista ilRecensore.it SEO Content Creator, traduttrice, Blogger e firma di interviste e recensioni su vari siti letterari. Cresciuta a Goethe e cioccolata, ho trascorso gran parte della vita tra l’Italia, la Germania e la Francia, apolide nel Dna tanto quanto nel Pensiero. Gli studi classici prima e Scienze Politiche poi, hanno sviluppato il mio senso critico, sfociato poi nella mia vita da BookBlogger. Sono sempre in cerca della storia perfetta. In borsa porto Joyce e Jackson, le penne che compro in giro per il mondo e tanta passione.

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  • Titty

    Socia fondatrice della Rivista IlRecensore.it e social media manager, Blogger, bookstagrammer e speaker radiofonica. Gli studi classici mi hanno aperto la via ai libri e da allora non ho più smesso. Accumulatrice seriale di libri, non mi bastano 24 ore al giorno per leggere tutti i libri che vorrei leggere e, soprattutto, non mi bastano le librerie che ho in casa!

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  • Nico

    Socia fondatrice della rivista Il Recensore.it, LA NEMESI nella redazione di IlRecensore.it è un po' il cane sciolto. La parte cattiva e sarcastica, se vogliamo dirla tutta. Non tollera gli scopiazzatori letterari! Oltre ai libri, tra le sue passioni, ci sono i ferri circolari.

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  • Giovanni

    Scrittore, fotografo, Sales Executive di una delle principali Software House italiane, esperto di informatica, è stato cofondatore del Blog Thrillerlife ed è socio fondatore della associazione culturale IlRecensore.it e della omonima rivista online.

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