Sepolcro in agguato di Robert Galbraith

Sepolcro in agguato

L’ormai famosa agenzia Strike ed Ellacott ha risolto molti casi inestricabili. Quello che rimane non risolto è il rapporto trai due soci, segnato da un’amicizia profonda e inquieta, tra slanci imprevedibili e sotterranee gelosie.

Quando l’anziano Sir Colin Edensor chiede il loro aiuto per tirar fuori il figlio Will da una setta che lo ha plagiato, i due accettano senza esitare. In nome della lotta per un mondo migliore, la Universal Humanitarian Church allontana i suoi membri dai loro affetti e li induce a elargire enormi donazioni, diventando sempre più potente.

Peccato che dietro a un leader dal carisma innegabile ci sia un passato sordido e ben più di una morte sospetta. Entrare sotto copertura nella sede principale, una fattoria sperduta nel cuore del Norfolk, sembra l’unica soluzione, e Robin è pronta a farlo. Ma intelligenza e preparazione potrebbero non bastarle: addentrarsi nel lato oscuro dell’UHC si rivelerà molto rischioso, tra vendette soprannaturali, ricatti ed ex adepti terrorizzati.

Uniti come non mai, Robin e Strike dovranno mettere in campo non solo le loro capacità professionali, ma anche le risorse più personali e i ricordi più intimi, in una delle sfide più difficili e coinvolgenti in assoluto. 

Esistono scrittori che ci affabulano, altri che ci mettono alla prova, che ci fanno ridere, che ci annoiano o che ci esasperano; poi ci sono dei rari casi di scrittori che sembra scrivano libri esattamente per te… Robert Galbraith (pseudonimo della scrittrice J.K. Rowling) a me fa questo effetto. 

Il ritmo dei suoi romanzi, gli argomenti che sceglie di sviluppare, l’autenticità dei suoi dialoghi, la tridimensionalità dei suoi personaggi, la sua prosa sintetica ma esplicativa, chirurgica, a volte spietata, tutto ciò fa in modo che io mi senta momentaneamente orfana ogni volta che termino uno dei suoi libri. 

La domanda che mi faccio puntualmente alla fine è: “E ora? Che fare del mio tempo fino a che non uscirà il suo prossimo libro?” Se fossi uno scrittore penso che per me questo sarebbe il massimo complimento che un lettore possa farmi.   

La saga di Cormoran Strike, di cui Sepolcro in agguato è il settimo volume, è molto ben congegnata

La posta in gioco si fa sempre più alta e il lettore percepisce che ogni storia raccontata contribuisce sempre più a creare un mondo complesso e verosimile. Cormoran e Robin, i due assoluti protagonisti delle vicende, sono ormai diventati dei vecchi amici che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare, con le loro luci e le loro ombre.

All’interno di ogni romanzo vi è una sottotrama che tiene insieme tutti i testi, che altro non è che la quotidianità delle loro vite, i loro pensieri e i sentimenti che provano per gli altri, ma soprattutto l’uno per l’altra. Già, perché le emozioni che esprimono o che molto spesso decidono di tacere tra loro, ci fanno conoscere la profondità di una relazione che sentiamo come assolutamente reale. Siamo coinvolti emotivamente dalla loro storia.   

Penso che sia questo l’elemento di forza di Robert Galbraith, farti sentire l’autenticità della vicenda… E non importa se entrano in gioco elementi, come all’interno di Sepolcro in agguato, che fatichiamo a concepire come veri, perché la capacità di questo scrittore è proprio quella di farti entrare in contatto con l’irrazionale e di analizzarlo per venire a capo di una vicenda che alla fine si rivela “possibile”.   

Lo stesso Cormoran Strike ha una biografia inconsueta. 

È frutto di un flirt tra una famosa rockstar e una groupie, ha numerosi fratellastri e sorellastre, ed una sorella da parte di madre con cui ha vissuto un’infanzia “sbilenca”, fatta di continui spostamenti in varie case comuni, con adulti hippy, alternativi di vario genere e tanti tossici. 

Questa vita viene spezzettata malamente dai numerosi abbandoni da parte della madre, momenti in cui i due fratelli vivono a casa degli zii e conoscono uno stile di vita più tranquillo. La loro giovinezza viene segnata dalla morte per overdose della madre in circostanze mai chiarite. 

Cormoran si lega ad una bellissima ragazza dell’upper class londinese affetta da depressione e da vari disturbi psichici che lo trascinerà in una relazione tossica per entrambi. 

Questi alti e bassi generano in Cormoran un bisogno di ordine e rigore che lo porta ad arruolarsi nell’esercito, finché un’esplosione non gli porterà via una gamba. 

Per riprendere in mano la sua nuova vita da civile decide di aprire un’agenzia investigativa, luogo dove si presenta per un colloquio di lavoro come segretaria Robin Ellacott. 

Robin proviene da un’affettuosa famiglia borghese di provincia, ma ha anche lei un passato oscuro. 

Durante gli anni dell’università è vittima di un violento stupro a cui lei reagisce con grande determinazione e che la porterà per vie traverse a lavorare, inizialmente come segretaria e poi come socia di Strike, nel settore dell’investigazione privata. 

La complementarità dei loro due caratteri favorirà una relazione lavorativa di cui nessuno dei due riesce più fare a meno. Ciò porta un certo scombussolamento nelle loro relazioni affettive, che si vedranno attaccate dal particolare rapporto tra i due.

Nonostante ciò, Cormoran e Robin sono sempre più affiatati e i loro successi investigativi sono sotto gli occhi di tutti. I due si trattengono dall’esprimere i veri sentimenti di affetto che provano l’uno per l’altra causando dei qui pro quo talvolta drammatici ma in certi momenti anche esilaranti.

Il lettore si affeziona passo passo a questa storia così imperfetta ma così vera e non riesce a non parteggiare per i due protagonisti.  

In Sepolcro in agguato Robin e Cormoran si troveranno alle prese con uno degli avversari più ostici che abbiano mai conosciuto, la Universal Humanitarian Church (U.H.C.).

Negli anni questa chiesa è riuscita a creare un ampio consenso, veicolando messaggi di amore universale, pace tra i popoli, temi ambientali e giustizia sociale. Gli adepti sostengono di aver assistito in prima persona a dei veri e propri miracoli legati ai  santi della chiesa (alcuni ex membri deceduti che hanno raggiunto uno stadio spirituale molto alto secondo quanto affermato dai fondatori). Però qualcosa non va.

I pochi ex adepti che sono riusciti a liberarsi delle maglie dell’U.H.C. sono terrorizzati all’idea di parlare della chiesa, soprattutto perché credono che, se lo facessero, il castigo divino si abbatterebbe su di loro. Anche a livello legale l’U.H.C. è più che protetta. Schiere di avvocati si avventano su chiunque cerchi di indagare approfonditamente su quanto succede all’interno della chiesa stessa.

L’agenzia “Strike ed Ellacott” conclude che l’unico modo per avere informazioni su di loro è quello di infiltrare qualcuno nella sede principale. Robin è decisa, sarà lei a farlo. Questa scelta la porterà ad affrontare un percorso irto di insidie e a superare situazioni che credeva al limite delle sue possibilità.

Strike continuerà ad indagare dall’esterno sui vari misteri che circondano l’U.H.C. e i due, più uniti che mai, cercheranno di smascherare in tutti i modi ciò che succede all’interno della chiesa. 

La prosa di Robert Galbraith è chiara e sintetica, cosa che può sembrare paradossale se si osserva la mole dei suoi volumi. Eppure le sue storie sono sempre agili e piene di colpi di scena, nonostante sia gli argomenti trattati che le trame abbiano una struttura molto complessa.

È come se si osservasse un sofisticato orologio in cui i vari ingranaggi si muovono alla perfezione.  Nonostante questo romanzo si possa godere anche a sé, consiglio vivamente di leggere i suoi libri in modo sequenziale perché le storie acquisteranno spessore e sostanza man mano che si prosegue nella lettura. 

Mi sento di sconsigliarlo a chi viene intimorito dalla dimensione dei volumi, sempre piuttosto rilevanti, e a chi preferisce non leggere di situazioni che può trovare disturbanti. 

A tutti gli altri dico: Buona Lettura! 

Pseudonimo della scrittrice J.K. Rowling.

Joanne Kathleen Rowling scrive storie da quando era bambina, e ha sempre desiderato diventare scrittrice. È divenuta famosa in tutto il mondo grazie alla saga di Harry Potter.

Con lo pseudonimo di Robert Galbraith ha pubblicato romanzi per adulti: Il richiamo del cuculo (2013), Il baco da seta (2014), La via del male. Un’indagine di Cormoran Strike (2016), Bianco Letale (2019), Sangue inquieto (2021), Un cuore nero inchiostro (2022) e Sepolcro in agguato (2024) editi da Salani. 

Autore

  • Ambra Devoti

    Ambra Devoti, nata a Piacenza nel 1984. Ha frequentato il liceo artistico nella sua città natale per poi trasferirsi a Firenze dove si è laureata all'Accademia delle Belle Arti. Appassionata di cinema, musica, arte e letteratura, assolutamente indispensabili per vivere una vita degna di essere vissuta

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