Cronache dal Salone 2025 - Patty
Cronache dal Salone 2025 - Patty

Cronache dal Salone 2025 – Patty

Cronache dal Salone 2025 – Il crogiolo delle idee

Cronache dal Salone 2025 - Patty e il suo reportage - ilRecensore.it

Sono anni che costruisco dialoghi, interviste immaginate e reali, il confronto è la fiamma della mia passione per la lettura; per questo ho immaginato il Salone come un grande vecchio saggio, sempre pronto ad accogliere e ad abbracciare. Questa la nostra chiacchierata.

Io: Oh, Salone del Libro, vecchio amico, tu che ogni anno risorgi come la fenice editoriale dalle ceneri del cartaceo… sei tu?

Salone (con voce grave e solenne): Son io, figlia mia. E ogni volta che torni a trovarmi, mi pare d’essere meno polvere e più sogno. Dimmi, cosa ti ha colpito stavolta?

Io: Caro Salone, ti giuro… mai avrei pensato di trovarti così TikTokkato! Che fine hanno fatto i lettori silenziosi con la coperta sulle ginocchia e il tè caldo accanto? Mi sono ritrovata in mezzo a una folla di ragazze con zaini pieni di romance, occhi brillanti e cellulari sguainati come spade.

Salone (sorridendo con la barba che sa di inchiostro): Ah, stolta! Ancora con ‘sta vecchia storia del lettore sfigato? Quel mito è caduto come una libreria Ikea montata male. Guarda i giovani! Sono BookInfluencers, tribù danzante di copertine fiorite e lacrime social. Loro leggono, eccome se leggono! Solo che lo fanno con un filtro carino e un hashtag ben piazzato.

Io: È stato un assalto, te lo dico. Alla Newton Compton sembrava di stare al concerto di Harry Styles, ma con più cuori infranti e meno decibel. E Be Unstoppable di Lily Red? Finito prima di dire “firma qui”.

Salone (con occhi che scintillano come prime edizioni): È la riscossa della Generazione Z, e il 49% dei visitatori è under 35, ti rendi conto? Il futuro mi abbraccia ogni giorno nei miei padiglioni. E tu che facevi?

Io: Eh, io… noi lettori di professione… noi eravamo i lettori della notte, quelli cresciuti a pane, Seneca e Salgari. Noi che Bach al mattino, Vasco alla sera. Quelli bullizzati quando “bullismo” era ancora un termine da vocabolario etrusco. Ma abbiamo resistito. Con un libro in mano e il cuore aperto.

Salone (con tono paterno): Voi siete i miei guerrieri antichi. Portate la memoria delle storie dentro di voi come amuleti. E adesso, tocca a voi custodire la fiamma. Offrire ponti. Facilitare letture. Far volare anche chi ancora non sa leggere dentro se stesso.

Io: Lo facciamo, vecchio mio. Con le recensioni oneste, gli abbracci tra colleghi, le chiacchiere rubate tra un firmacopie e un calice di vino. Quest’anno poi… l’abbraccio di Manuela Montanaro, il sorriso di Roberta Recchia, la bellezza intellettuale e vagamente casual di Davide Longo, l’ironia aguzza di Pulixi e Carlotto che litigano con l’innocua parolina “coacervo”.

Salone: Ah, “coacervo”! Quella sì che divide più di un congresso editoriale. Ma dimmi… hai visto la pista 500?

Io: Una meraviglia, lo ammetto. E quanta energia al Salone in Bionda! AnnaVera Viva, Paolo Roversi, birra e gialli come se piovesse.

Tra gli stand…la piccola e originalissima Safarà, che pubblica romanzi gustosissimi.

Il mio TeamBloggers, coccolato, spronato, riunito e immortalato attorno al romanzo che abbiamo amato: Crudele è la notte.

Poi l’imprescindibile cuore di Maurizio De Giovanni, nel suo ultimo romanzo dedicato a Sara: Il pappagallo muto; le foto scattate correndo, i libri comprati che pesano le spalle, le addette stampa, Giulia Maselli in primis.

Le colleghe… Carla Colledan di Mangialibri, Cecilia Lavopa di Contorni di Noir, Sabrina De Bastiani di Thriller Nord… tutte mosse dalla passione e dalla tenacia delle pagine lette.

E infine, il prodigioso Michael Bible, scovato da Adelphi, che con il suo Goodbye Hotel e la sua visione del mondo, conquista un pubblico esigente, ancora troppo esiguo per i miei gusti. Altro che addio… con lui è un benvenuto a nuove visioni.

Salone (chiudendo gli occhi come chi ricorda un amore estivo): Il Lingotto si svuota, i passi si fanno echi. Ma i progetti, oh, i progetti restano. E tu?

Io (sospirando con la borsa piena di libri e cuore gonfio): Torno a casa a fare Unboxing e selezionare foto. Ma dentro lo so: già sogno il prossimo anno, i possibili futuri. Già sento la tua voce nelle pagine nuove da sfogliare. Al prossimo sogno, vecchio Salone.

Salone (con un sorriso di carta e fuoco): Ti aspetto, figlia mia. Porta sogni, porta storie. E magari anche una powerbank.

Cuori, anime belle, il mio mondo, il Salone 2025…random

Autore

  • Patrizia Picierro

    Socia fondatrice della Rivista ilRecensore.it SEO Content Creator, traduttrice, Blogger e firma di interviste e recensioni su vari siti letterari. Cresciuta a Goethe e cioccolata, ho trascorso gran parte della vita tra l’Italia, la Germania e la Francia, apolide nel Dna tanto quanto nel Pensiero. Gli studi classici prima e Scienze Politiche poi, hanno sviluppato il mio senso critico, sfociato poi nella mia vita da BookBlogger. Sono sempre in cerca della storia perfetta. In borsa porto Joyce e Jackson, le penne che compro in giro per il mondo e tanta passione.

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