Mariella: aka @attorcigliata e il gotico come rifugio

MARIELLA: @attorcigliata

Ciao Mariella, innanzitutto voglio darti il benvenuto su questa nuova rivista letteraria che vuole fornire contenuti di alta qualità ai propri lettori e voce a tutti coloro che compongono la filiera dell’editoria. 

Editori, autori, editor, agenti, traduttori, illustratori, promoter, uffici stampa, influencers, librai: una intera filiera che svolge un lavoro nascosto e indispensabile per tutti coloro che amano i libri. Confrontarsi con le loro storie, la loro visione, è ciò che ci piace.

Ma veniamo a noi.

Mariella: @attorcigliata

Leggo sul tuo profilo instagram: “M. • Strega e lettrice🌙 Blogger. Essenzialmente inciampo. Per il resto racconto libri, rido, scatto foto, imparo i tarocchi, mi cullo nella malinconia. Il femminismo è la mia festa 🔮

1. Iniziamo subito da una domanda d’obbligo. Attorcigliata, un nome molto curioso. Da dove deriva questo nome e perché l’hai scelto? 

«Era aprile 2018 quando decisi, spinta anche dai miei amici, di aprire questo spazio. L’idea iniziale era quella di mixare fotografia e libri, senza però mostrarmi in volto.

Attorcigliata per due motivi: quando sono assorta, e quindi quando leggo, ho la tendenza ad attorcigliarmi i capelli. È una cosa che ho preso da mio zio, venuto a mancare 17 anni fa.

Il secondo motivo è perché mi trovavo in un periodo di forte cambiamento e di mille pensieri, mi sentivo appunto “attorcigliata” in dubbi e soluzioni.»

2. BookInfluencer nel DNA mi verrebbe da dire, condividi nei post la tua passione per i libri. BookInfluencer si nasce? Mi racconti i tuoi primi passi nella BookCommunity?

«Assolutamente non si nasce, secondo me si impara con passi anche sbilenchi.

Quando è nata la pagina ero incostante, l’università non mi dava tregua perché stavo scrivendo una tesi molto impegnativa e mi mancavano gli ultimi tre esami, e quindi per il primo anno scrivevo pensieri sparsi e mi dimenticavo spesso di questo mio alter-ego. Quando ho iniziato a impegnarmi, ho capito di poter creare un posto sicuro per me e le persone con cui condividevo la passione della lettura.

Quando c’è stata la primissima collaborazione con Fazi Editore ancora ricordo i salti di gioia perché non mi sembrava vero, e forse da lì ho cominciato a fare proprio sul serio.

Ancora oggi mi sembra bellissimo e prezioso che le persone e le case editrici ripongano fiducia in me.»

3. Sei conosciuta sul Bookstagram per il tuo regno narrativo a tema gotico. Io stessa, grazie a te, ho iniziato a leggerli e a partecipare ai tuoi gruppi di lettura su questo tema. Com’è nata questa tua passione? Ce ne consigli qualcuno per iniziare ad affrontare questo genere? 

«Sono sempre stata una ragazzina solitaria, quando leggevo all’ombra al mare, piuttosto che andare coi miei coetanei a fare i tuffi.

Shirley Jackson - l'incubo di Hill House - mariella @attorcigliata

Ecco, a volte mi lasciavo convincere ma niente era meglio di un libro. Specie perché quei miei coetanei prendevano in giro la mia passione da “secchiona”. Forse è da lì che le ombre della malinconia hanno iniziato a proteggermi, perché la letteratura gotica per me ha sempre avuto un velo di malinconia e romanticismo.

Si tratta anche di raccontare il trauma sotto forma di terrore, come per esempio nelle case infestate. Le primi autrici che ho conosciuto a 20 anni erano le sorelle Brontë, ma è con Shirley Jackson e la sua Hill House che è cambiato tutto.

Per cominciare con il gotico consiglio “La casa dei sette abbaini” di Hawthorne e “La carta da parati gialla” di Gilman, i racconti di Poe, se interessati ai classici. Tutta Shirley Jackson per opere un po’ più contemporanee.»

4. Da tempo condividi la tua passione per la lettura organizzando Gruppi di Lettura a tema gotico, sempre molto ben frequentati. Mi vengono in mente il #DarkAcademia o #BretPack o ancora #unannodifantasy. La lettura condivisa è la variante più virtuosa del bookstagram, arrivare a coinvolgere così tante persone … qual è il segreto?

«Diciamo che sono ancora abbastanza incredula quando tante persone decidono di seguirmi, sarà che propago entusiasmi all’inizio di ogni avventura.

Purtroppo, nel mezzo c’è talvolta l’incostanza dovuta alle brutture e agli impegni della mia vita ma cerco sempre di dare il massimo alla community che decide di seguire i GdL.

Anche proporre i libri giusti aiuta! Nonché avere bravi compagni di squadra.»

5. E poi … il gotico, non solo un genere letterario, ma un “sentire” e un approccio estetico che vesti con particolare nonchalance, sei nata nell’epoca sbagliata? 

 «Per mia fortuna sono nata in un’epoca dove posso esprimermi quasi del tutto liberamente, se tornassi nell’epoca vittoriana dovrei solo sperare di essere ricca e di amare l’uomo che dovrei sposare.

Non mi vedo molto come la damsel in distress dei classici gotici, meglio solo stile e vestiario che reali noie giornaliere haha»

6. Su Instagram condividi spesso contenuti ‘femministi’, è un tema a te molto caro. Sei anche una maestra delle scuole elementari. Riesci a far passare in qualche modo questo tema nelle tue lezioni? Riesci a dare qualche spunto di riflessione? E se sì, come viene affrontato dai tuoi piccolini che sono la nuova generazione? 

«Finora ho avuto sempre e solo classi “piccine”. Prima e seconda primaria, appunto. Con loro, però, c’è del terreno molto fertile per dibattiti unici.

In particolare, mi soffermo sulla diversità che però nei diritti deve essere uguaglianza, sulla libertà che ognuno debba avere, sul fatto che non si chiami “festa della donna”, e sul fatto che non esistano cose da maschi e cose da femmine.

Sono piccoli semi che mi auguro daranno i propri frutti.»

Mariella - @attorcigliata - #Books&Social - ilRecensore.it
7. Parliamo di soddisfazioni, quelle che arrivano dopo tanto lavoro e tanta passione, la più sorprendente per te quale è stata?

«Due occasioni in particolare mi hanno fatta sentire speciale: i panel in cui ho potuto parlare del gotico al Salone del libro di Torino e l’essere inviata al Festival di Mantova per intervistare scrittori e scrittrici.»

8. I tuoi Post sono piccoli gioielli grafici, esteticamente e concettualmente. Paga il lavoro che c’è dietro ogni singolo scatto? Sei attratta dalle scorciatoie, soprattutto per le grafiche, create dall’Intelligenza Artificiale? 

«Purtroppo, ultimamente l’accuratezza fotografica paga meno dei caroselli di Canva. Diciamo che è normale, in quanto le persone preferiscono sempre più contenuti più genuini, tipo una foto normale senza troppi artefatti, magari scattata con il telefono e postata.

Altro post molto celebrato è quello che mostra citazioni e sottolineature nei libri, che ogni tanto anche io faccio, ma non sempre leggo con matita e gomma in mano, quindi sono meno frequenti.

L’intelligenza artificiale può aiutare sicuramente, ma ciò che a me manca in questo periodo è il tempo.»

9. Il BookTok sta spopolando e conquistando spazio anche sulla carta stampata, riuscendo ad avvicinare alla lettura anche i giovanissimi. È una moda, una bolla di sapone, oppure stiamo finalmente sdoganando la cultura, rendendola più fruibile a tutti?

«Io credo che ci siano ancora i “sommelier della cultura”, duri a morire per una questione di classe.

Il booktok è un bel mondo ma anche lì si spingono soprattutto libri in trend, nonché un genere letterario, il romance, che spesso non è nelle mie corde.

A volte mi sento un pesce fuor d’acqua, mentre altre mi trovo a mio agio.»

10. Cos’hai sul comodino da leggere in questo momento? Sono curiosa!

«Sto rileggendo “My dark Vanessa” e terminando “Le sette donne” di Jamie Spellman»

11. Concludiamo questa intervista con questa frase. Poniti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

«Mi pongo una domanda che può essere utile anche alla community: leggi libri usati o solo nuovi?

Anni fa ero fissata con i libri intonsi ma per fortuna ho cambiato idea. Consiglio molto l’uso di Vinted per avere un’idea di come siano i libri usati, si trovano chicche a non più di 2-3 euro.

Libraccio è al secondo posto ma se avete possibilità fate un giro alle bancarelle di Via Po a Torino, o al mercatino nei pressi della stazione a Bologna.

E date una possibilità anche alle biblioteche, se sono ben fornite vi salvano la vita.»

Grazie mille Mariella!

Autore

  • Titty

    Socia fondatrice della Rivista IlRecensore.it e social media manager, Blogger, bookstagrammer e speaker radiofonica. Gli studi classici mi hanno aperto la via ai libri e da allora non ho più smesso. Accumulatrice seriale di libri, non mi bastano 24 ore al giorno per leggere tutti i libri che vorrei leggere e, soprattutto, non mi bastano le librerie che ho in casa!

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