@libriamociblog - Chiara e Matteo
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@libriamociblog: Chiara e Matteo


Benvenuti Chiara e Matteo tra le pagine de ilRecensore.it, la rivista letteraria pensata per tutti i protagonisti di questa meravigliosa passione che è la lettura.

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LIBRIAMOCIBLOG

“@Libriamociblog.it è l’evoluzione di un blog, nato dalla nostra passione per i libri.

Il nostro desiderio era quello di dare vita ad un luogo dedicato alla lettura e ai libri che potesse offrire un punto di vista nuovo, fresco e decisamente poco ingessato sul panorama librario ed editoriale.

Da quella che era stata un’idea estiva, concretizzatasi con un blog, siamo giunti all’attuale fisionomia di Libriamoci: una piattaforma multicanale attraverso la quale condividere all’esterno la nostra passione per la lettura. “Fotografiamo libri e raccontiamo emozioni”: il nostro sito web offre una panoramica ampia e aggiornata sulle principali novità dell’editoria- sia su quella “maggiore”che su quella “più di nicchia” – offrendo uno spazio utile a scrittori (affermati ed emergenti) che desiderano portare a conoscenza del pubblico i propri lavori.

Ad esso si affiancano un canale Instagram (il social network che più ci sta appassionando) in grado di mettere in risalto la nostra passione per la parte più “visual” riferita al mondo del libro, un profilo Facebook che rappresenta un modo veloce e capillare per condividere, sempre attraverso un canale social, tutti i contenuti di Libriamoci, due canali Telegram dedicati ai Gruppi di Lettura e un profilo Tik Tok, ultima esperienza in un mondo social in continua evoluzione.

Libriamoci è lo strumento (che curiamo e coccoliamo ogni giorno) attraverso il quale vogliamo rendervi partecipi delle nostre letture, condividendo recensioni, scambiando pareri e condividendo emozioni.”

1. Iniziamo subito da una domanda d’obbligo. Libriamoci, un nome molto curioso. Da dove deriva questo nome e perché l’avete scelto? E com’è il vostro rapporto?

«Libriamoci è nato per caso, un insieme di casualità ha dato sostanza a un’idea germogliata da una chiacchierata che ci ha condotti in modo naturale verso l’apertura del blog e dei canali social. Anche il nome è nato per caso, ci sembrava il connubio perfetto tra i libri e il confronto quindi “Libriamoci”, che dà un senso di unione collettiva intesa come abbraccio della community attorno ai libri. 

Il nostro rapporto è un concentrato costante di confronto, siamo due persone molto diverse, per tantissimi motivi, uniti però dall’immenso amore per i libri (oltre che da una grandissima amicizia) che, al termine di un’esperienza lavorativa comune ha sentito una viscerale esigenza di continuare a “creare” qualcosa assieme che fosse principalmente un luogo nostro dove condividere con altre persone le costanti chiacchiere sui libri letti»

2. Nel mondo dei Bookstagrammer siete famosi per la vostra passione per tutto ciò che è lettura e per i vostri viaggi in ‘tandem’. Mi raccontate i vostri primi passi nella BookCommunity? 

«Spesso si pensa che un profilo social nasca da uno studio approfondito delle dinamiche che lo compongono. Per noi è stato davvero tutto frutto del caso, dell’impegno e anche un po’ della fortuna. Abbiamo aperto il canale Instagram parallelamente al blog e al profilo Facebook e questo ci ha trasportati in un mondo, quello del Bookstagram, che non conoscevamo.

La pratica, la costanza e la spontaneità ci hanno ripagati. Non abbiamo mai studiato a tavolino delle strategie ma abbiamo sempre provato a raccontare in modo spontaneo tutto ciò che ruota attorno alle nostre letture e questo è stato sicuramente il punto di partenza di questo progetto che è cresciuto nel tempo rimanendo ancorato al principio della spontaneità e del desiderio di condivisione.»

3. “Negli ultimi anni abbiamo avviato collaborazioni con numerose realtà, nazionali e internazionali, che ci hanno permesso di unire al carattere letterario progetti originali e diversi tra loro che ci hanno dato il privilegio di viaggiare, incontrare e conoscere persone offrendoci la possibilità di rendere il nostro lavoro dinamico e aperto ad esperienze nuove.” Leggo questo dal vostro Blog. Raccontateci qualcosa di più su queste collaborazioni.

«Se in principio i libri di cui parlavamo erano unicamente frutto dei nostri acquisti e regali (ci regaliamo da anni moltissimi libri), nel tempo abbiamo ricevuto sempre più richieste di collaborazione  da parte di autori ed editori per presentare nuove uscite. Questo ci ha dato sia la possibilità di ampliare la forbice delle letture da presentare, andando oltre ai nostri gusti personali, sia di scoprire in modo intimo quanto la lettura non segua schemi prefissati e quanto sia bello parlare anche di letture che forse, se non fossero arrivate a noi, non avremmo affrontato.

Sempre legati indissolubilmente al mondo dei libri abbiamo avuto anche la possibilità di raccontare, attraverso i viaggi, i luoghi che hanno contribuito a rendere unici alcuni titoli: siamo stati a Trieste per i cento anni dell’Ulisse di Joyce immergendoci nelle atmosfere del Bloomsday o a Piacenza per “vivere” le terre di Giuseppe Verdi.

In ultimo abbiamo vissuto da vicino i Festival dedicati alla lettura come il Festivalletteratura di Mantova e il FLA, esperienza quest’ultima, che ci ha arricchiti moltissimo per l’unione dei volontari, del pubblico e della costante dichiarazione d’amore collettiva nei confronti dei libri.»

4. Parliamo di soddisfazioni, quelle che arrivano dopo tanto lavoro e tanta passione, la più sorprendente per voi quale è stata?

«Sicuramente poter fare della nostra passione più grande un vero e proprio lavoro e poi poter avere questa finestra sempre aperta al confronto sui libri, elemento che ci permette quotidianamente di scoprire cose nuove dandoci nutrimento costante per proseguire su questa strada.»

5. I vostri Post sono piccoli gioielli grafici, esteticamente e concettualmente. Paga il lavoro che c’è dietro ogni singolo scatto? 

«Non sempre i contenuti diventano virali e molte persone non riescono ad accettare questa componente che fa però parte del “gioco” dei social. Quello che per noi è un elemento fondamentale è il voler creare contenuti per tutti parlando di qualsiasi tipologia di libri e generi.

A volte questo paga, a volte no però siamo intimamente convinti che un contenuto apprezzato anche da pochi può avvicinare anche solo una persona al libro giusto e questa rimane la nostra priorità. a prescindere dai like ottenuti.»

6. Il vostro profilo social è il connubio di una passione che vi unisce, ma c’è un libro, una tematica, un editore… che vi vede in disaccordo? 

«No, è davvero difficile trovarci in disaccordo, quando abbiamo declinato delle offerte, anche economiche, è perché ciò che ci veniva proposto era troppo distante dai nostri obiettivi. Nel tempo abbiamo ricevuto molte richieste per sponsorizzare prodotti che nulla avevano a che fare con le tematiche letterarie e abbiamo declinato.

Uno dei pochi “NO” a libri che ci sono stati proposti era relativo a un libro sulla caccia, tematica sulla quale siamo molto sensibili e ideologicamente contrari quindi, sempre educatamente, abbiamo manifestato il nostro diniego.»

7. Il BookTok sta spopolando e conquistando spazio anche sulla carta stampata, riuscendo ad avvicinare alla lettura anche i giovanissimi. Anche voi siete sbarcati su Tik Tok. È una moda, una bolla di sapone, oppure stiamo finalmente sdoganando la cultura, rendendola più fruibile a tutti?

«Ottima domanda. Il mondo del BookTok è un mondo indubbiamente giovane (anche complesso) e, per quanto riguarda i libri, focalizzato soprattutto su determinati generi. C’è molta viralità  e spesso si vedono sempre proposti gli stessi titoli quindi ci vediamo lontani per forma mentis anche se abbiamo creato un profilo.

Vediamo però questo profilo più come un esperimento che altro, ma chissà, magari prima o poi ci dedicheremo con più costanza anche a questo social.»

8. Cosa avete sul vostro comodino da leggere in questo momento? Sono curiosa!

«Matteo sta leggendo “Gente di Dublino” per il gruppo di lettura, il mio comodino invece sta per cedere sotto il peso di tutti i libri che vorrei leggere a breve.

Tra questi “La compagnia degli enigmisti”, “Le formidabili donne del Gran Hotel”, “La paziente silenziosa”.»

9. Concludiamo questa intervista con questa frase. Ponetevi una domanda che nessuno vi ha mai fatto ma a cui avreste sempre voluto rispondere.

«Quale aspetto del vostro lavoro vorreste poter approfondire maggiormente?

Sicuramente quello relativo ai viaggi perché solamente raccontando i luoghi possiamo poter “entrare” davvero nei romanzi che leggiamo e nelle vite di chi li ha scritti, nel presente e nel passato; e poi perché ci piace davvero tanto viaggiare e condividere l’esperienza di viaggio con chi ci segue.»

Autore

  • Titty

    Socia fondatrice della Rivista IlRecensore.it e social media manager, Blogger, bookstagrammer e speaker radiofonica. Gli studi classici mi hanno aperto la via ai libri e da allora non ho più smesso. Accumulatrice seriale di libri, non mi bastano 24 ore al giorno per leggere tutti i libri che vorrei leggere e, soprattutto, non mi bastano le librerie che ho in casa!

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