Attraverseremo le bufere di Anne Laure Bondoux

Attraverseremo le bufere, un romanzo meraviglioso!

Primi anni del Novecento. Una fattoria del Morvan, regione collinare nel cuore della Francia, ricca di boschi e corsi d’acqua. Nel 1914 il giovane Anzême si è da poco sposato con la bella Clairette quando scoppia la Prima guerra mondiale e viene mandato a combattere. Anzême tornerà dalla guerra, ma niente sarà più come prima. Dopo di lui, il figlio Charme si troverà ad affrontare un’altra guerra e l’occupazione tedesca, mentre Aloe, figlio di Charme, oltre alla guerra d’Algeria conoscerà il conflitto generazionale degli anni Settanta, le conquiste sociali e l’abbandono delle campagne. Olivier, figlio di Aloe, attraverserà la competitività sfrenata degli anni Novanta, il cambio di millennio e l’avvento dell’era digitale, e alla fine sarà Saule, figlio di Olivier, a tornare nella campagna dei suoi avi dove tutto è cominciato. Una saga di famiglia tutta al maschile in cui le donne giocano un ruolo chiave. Un intreccio di vicende, segreti e silenzi che ammanta di mistero un avvicendamento generazionale.

Restare orfani dopo una lettura: Attraverseremo le bufere, il romanzo di narrativa contemporanea straniera più bello di quest’anno, pubblicato da Edizioni E/O.

‘’Ah… la vita
Più bello della vita
Non c’è niente
E forse tanta gente
Non lo sa, non lo sa’’
(Shirley Bassey – La vita – 1968)

Per scrivere di questo romanzo, inizio servendomi di uno stralcio di canzone composta da Antonio Amurri e Bruno Canfora nel 1968: La vita. Brano che ottenne grandissimo successo grazie all’interpretazione di Shirley Bassey.

Questa canzone, ascoltata durante la lettura della storia, mi ha suscitato fortissime emozioni: è un romanzo che parla di vita, che salta di generazione in generazione, facendo scoprire al lettore i dolori, i segreti, pezzi di vita tanto duri quanto commoventi e nitidi.

È una saga generazionale al maschile, di uomini arruolati per combattere guerre, di ragazzi-eroi che cercano di difendere il valore della pace; centrali sono anche le donne, con i loro dolori, con le loro battaglie, con la loro forza sovrumana, capace di sostenere il mondo con solo due braccia

Ma in questa storia c’è la protagonista assoluta: la storia con la S maiuscola. Gli eventi che hanno cambiato il mondo, che lo hanno massacrato e poi ricostruito.

Questo romanzo è uno dei migliori libri di narrativa contemporanea straniera mai scritti.

Anne-Laure Bondoux, autrice già di altri romanzi, è conosciuta al pubblico dei lettori, come viene scritto alla fine del romanzo nella sezione “Nota sull’autrice”, “per il suo stile narrativo ricco di emozione e introspezione”. Già dal prologo si percepisce la levatura della prosa di Bondoux: un inizio dolce ma carico di sottotesto, che esplode durante la narrazione. Ricorda molto i grandi romanzi classici.

Ecco la storia che devo raccontarti, Saule.

È la storia di una famiglia, di una casa e di un paese […]

Perché nella nostra storia non ci sono supereroi, solo uomini feriti dalla violenza del mondo, uomini che, incapaci di esprimere quello che hanno dentro, tacciono ed esercitano a loro volta la violenza, come prigionieri di una maledizione. Fino a me. Fino a te.”

Un prologo in cui il lettore viene invitato da chi scrive la lettera a conoscere, insieme al destinatario Saule, la storia che desidera raccontare. È un prologo che si lascia leggere lentamente, a cui bisogna prestare attenzione: la ritmicità delle frasi costruite dalla scrittrice risuona come una melodia malinconica. E così, lenta come una nenia antica, ha inizio questa storia.

Ci viene raccontata la storia di Marty, che per un amore folle metterà a rischio la sua vita; quella di Anzême, che partirà nel 1914 per combattere la Prima guerra mondiale e lascerà sua moglie Clairette a casa, sola, con la speranza di rivederlo tornare vivo e intero. 

In questa prima parte si muovono anche altri due personaggi importanti, perché nella storia della famiglia Balaguère, nessuno è mai una comparsa. Ci sono Cytsie e mamma Balaguère, che hanno un ruolo cruciale: saranno gli unici conoscitori, insieme a Clairette, di una verità che terranno nascosta per molto tempo ad Anzême, che, tornato dalla guerra, non riuscirà più a trovare ciò che aveva lasciato.

Come un sole che fa capolino nel cielo dopo una tempesta, arriva Charme, il figlio di Anzême e Clairette, che vivrà una nuova guerra e guarderà con i suoi occhi la terribile occupazione tedesca. La narrazione prosegue snodando la vita di Aloe, il figlio di Charme, una vita vissuta attraverso dolore, battaglie politiche e rivalsa sociale.

Gli ultimi due protagonisti di questa storia sono Olivier e suo figlio Saule, che chiuderà il cerchio generazionale, facendo ritorno nelle campagne, dove i suoi antenati un tempo furono protagonisti dello “spettacolo” della vita.

Come ogni rappresentazione teatrale, anche qui ci sono degli “atti”: Attraverseremo le bufere, infatti, è costruito in cinque parti. Ognuna affronta i vari personaggi e gli episodi storici, mondiali e non, che hanno caratterizzato il mondo di quegli anni.

La storia inizia nel 1914 e arriva fino al 2022. È impressionante e notevole il lavoro di ricostruzione dell’autrice.

Il romanzo, per quanto denso e completo di fatti storici, non risulta pedante: ci sono alcuni capitoli in cui vengono raccontati gli spaccati storici, ma sono brevi e comunque esaustivi. È un romanzo perfetto. Non manca nulla.

La descrizione dei personaggi è creata in maniera intima, profonda. È impossibile non affezionarsi ai personaggi che racconta Bondoux.

Attraverseremo le bufere è un romanzo universale, corale, possente: i grandi eventi storici si intrecciano in maniera magistrale con le vite dei personaggi. Scopriamo tutto di loro.

La scrittura è magnetica, diretta, scava a fondo e restituisce al lettore carezze e schiaffi nella stessa misura. È un romanzo dove la scrittura assume un ruolo fondamentale: quando deve far soffrire, arriva in maniera diretta; quando deve far riflettere, il lettore viene accompagnato alla riflessione sui quesiti che si impongono durante la lettura; quando deve strappare un sorriso, lo fa in maniera semplice e naturale.

È un romanzo completo di tutto.

Le amicizie:

Restiamo lì tutti e tre stretti l’uno all’altro, con l’impressione che il tempo non esista più.”

Raccontate con un profondo coinvolgimento emotivo, sono le amicizie che tutti noi abbiamo vissuto e viviamo. Sono le amicizie nate e finite di colpo, quelle che continuiamo a coltivare, e anche quelle che poi si rivelano più presenti del nucleo familiare.

Gli amori:

Ormai è così ogni notte. […], poi apre la porta di camera sua, percorre il corridoio e arriva in paradiso.” Amori imperfetti, impossibili, amori che lottano per sfamarsi e soddisfarsi della complicità; amori che sbocciano inconsapevolmente, sfidando tempo e distanze. 

I tradimenti, le guerre sociali e personali, segreti taciuti e poi svelati di colpo, sono i temi centrali del romanzo. Il lettore apprezzerà sicuramente i cliffhanger con cui l’autrice chiude i capitoli, trovandosi a voler continuare la storia per capire e per scoprire i risvolti di ogni vita raccontata.

Il finale è commovente. Le ultime parole scritte dall’autrice si leggono con un misto di commozione e rassegnazione, un po’ perché il romanzo si conclude, un po’ perché è la sintesi della complessità umana che l’autrice narra. 

È una storia che si legge come un inno alla vita e al mondo.
Una storia di vite.
È una storia.
E, come ogni storia, va accolta e ascoltata.

Anne-Laure Bondoux - autrice di Attraverseremo le bufere - ilRecensore.it

Anne-Laure Bondoux è nata a Parigi nel 1971 ed è nota anche per i suoi romanzi Young Adult e per il suo stile narrativo ricco di emozione e introspezione. I suoi libri sono pluripremiati, tradotti in molte lingue ed esplorano temi universali come l’amore, la perdita e il viaggio verso la maturità.

Autore

  • Gabriel Uccheddu

    Gabriel Uccheddu nasce a Roma in una caldissima giornata di agosto. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Mancavi solo tu’’ ispirato alla sua attività di volontariato di clownterapia che conduce negli ospedali di Roma; a questo è seguito un breve racconto pubblicato in self-publishing: “L’anima salvata’’. Attualmente sta concludendo gli studi del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’università di Tor Vergata (Roma Due), dove ha modo di approfondire tematiche importanti sotto ogni punto di vista. Le sue passioni sono i libri, la scrittura e il cinema. Ama il contatto con il pubblico e gestisce un blog Instagram dove intervista autori e promuove la lettura. Ama stare a contatto con la natura e cucinare ottimi piatti della tradizione romana mentre sorseggia un calice di vino rosso. Seguimi su Instagram https://instagram.com/bribooks.ufficiale?

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