Il gioco dell’anima di Javier Castillo

Il gioco dell’anima

New York, 2011. 

Una ragazza di quindici anni viene trovata crocifissa in un quartiere di periferia. Poco dopo Miren Triggs, una giovane giornalista investigativa del Manhattan Press, riceve una strana busta. 

Dentro trova la polaroid sfocata di un’altra adolescente imbavagliata, con una sola annotazione: «Gina Pebbles, 2002».

 Sulla busta, in una grafia irregolare, c’è scritto: ‘vuoi giocare?’ 

Un invito inquietante che Miren accetta immergendosi senza riserve nell’indagine sulla scomparsa della ragazza, con l’aiuto del suo ex professore di giornalismo, Jim Schmoer. 

Gina è ancora viva? Che legame c’è con l’altro macabro omicidio? 

Ma soprattutto: chi sono i Corvi di Dio? 

Difficile stabilire il confine tra un gruppo di adolescenti annoiati e una setta di pericolosi fanatici, tra una sfida provocatoria e un rito sanguinario.

Dopo La Ragazza di neve, da cui è stata tratta la serie Netflix, Javier Castillo torna con un thriller che trascina il lettore in un gioco fatale, in cui si lanciano i dadi della fede, della passione e dell’inganno. 

In palio un oscuro segreto che, se scoperto, può cambiare tutto.

“Quando scommetti la tua anima, che tu vinca o perda, non sarai mai più lo stesso.”

Il gioco comincia e la regola è semplice: affronta l’abisso delle tue paure.

Pronto a giocare?

Javier Castillo, stella iberica della narrativa thriller, esce in libreria nel 2023 con Il gioco dell’anima, secondo volume di quella che sarà la trilogia dedicata alla giornalista investigativa: Miren Triggs “che da quattordici anni aveva lanima congelata da una notte fredda e nefasta.”

Dopo lo strepitoso successo di La ragazza di neve, il thriller più venduto in Spagna nell’anno della pandemia e la sua fortunata trasposizione Netflix, Javier Castillo rinnova la magia del racconto di suspence intrecciando il mistero con le tematiche più scottanti del nostro tempo.

In 49 rutilanti capitoli, costellati da piccoli eserghi in grado di sublimare il piacere delle pagine a venire, tre voci narranti ci condurranno nel labirintico Gioco dell’anima.

A cominciare dalla protagonista assoluta, Miren Triggs: personaggio spinoso e tenace, che respinge il mondo allontanandolo da sé e nel contempo scavando nelle vite spezzate di una società amnestica in cerca di risposte. 

La plasticità del suo essere sconfina dalle pagine e ne possiamo toccare il dolore, la solitudine e la sua disperata brama di redenzione.

“È difficile non sentirsi soli mentre il mondo intero cammina a testa alta, incapace di abbassare lo sguardo su chi, come noi, si trascina nei propri incubi. ”

In un continuum spazio-temporale stravolto dall’onda nera di piccoli frame di memoria, Miren ricostruisce i tasselli del suo trauma e, rincorrendo ragazze scomparse, mette in gioco la sua vulnerabilità.

Tutto ha inizio con quella infame busta marrone, una foto di una ragazza imbavagliata e una domanda: Vuoi giocare?

Le domande si susseguiranno implacabili: 

Dove si trova Gina? 

Chi ha potuto fare questo ad Allison? 

E chi sono I Corvi di Dio? 

Chi ha mandato quelle foto? 

Attenti alle domande che ponete, le risposte potrebbero non piacervi. 

Il ritmo della narrazione e l’alternanza della prima alla terza persona, viene affidata a due importanti personaggi spalla: Jim Schmoer, professore di giornalismo alla Columbia University e Ben Miller, ispettore dell’Unità Persone Scomparse di New York.

Si svela così lo schema trittico che sottende la struttura della trama: tre come gli anni di Kiera in La ragazza di neve, tre come gli aggressori di Miren,tre personaggi in divenire, tre vite irrisolte che inseguono le mille facce della verità, motore e fulcro della narrazione.

Fede, fanatismo, passione e dolore s’intrecciano in questa indagine, svelando la melma che ricopre le buone intenzioni.

Tutte noi sappiamo che aspetto ha un mostro. Dietro a ogni sorriso dolce, amorevole... è lì che stanno - Miren in La ragazza di neve

Javier Castillo, erede di un Paese dalla tormentata storia religiosa, affronta in queste pagine, l’universo sincopato delle scuole cattoliche, scardinando preconcetti  generalizzati e mostrando le varie modalità dell’abuso di potere.

Le tematiche che Castillo padroneggia dipingeranno un affresco cupo della società in cui viviamo mettendo in luce le ombre della società americana: una società armata di pistole e Bibbie, di pedofili e bulli fanatici.

Travestito da thriller, Il gioco dell’anima affronta a viso scoperto i fatti più scabrosi del nostro tempo, mostrando sottotraccia la natura multiforme del racconto sociale. 

Tra le righe de Il gioco dell’anima, l’autore ci riporta la verità di un’epoca infame, in cui i giovani dimenticano i vecchi e la loro saggezza, un tempo che predilige racchiudere in una preghiera i peccati del mondo, senza avere il coraggio di  scrutare i propri abissi.

Un mondo troppo fluido, in cui ogni azione scorre via senza rimorso.

Funzionale e intuitiva la scelta dell’ambientazione: la periferia americana del Queens, di Brookling, di Rockaway; paesaggio attraversato dai più famosi protagonisti letterari, presenti nella memoria di ogni lettore. 

Millimetrica nello stile e nella struttura, Javier Castillo costruisce una trama tentacolare, in grado di toccare il buio dell’anima, la solitudine che divora, impreziosendo il tutto con una buona dose di mistero rendendo la lettura un’esperienza apneica.

Il gioco dell’anima è un thriller perfetto, ben calibrato, dove ogni tassello s’incastra alla perfezione creando un ricco mosaico di personaggi disfunzionali e storie maledette.

La tensione narrativa è palpabile e il mix esplosivo di emozioni oscure e sfumature morali creano la potenza di un racconto trascinante, implacabile, dove ogni convinzione viene messa alla gogna.

La matrice contemporanea della nuova narrativa thriller si percepisce in modo netto, soprattutto nella vecchia strategia metaletteraria di sovrapporre il racconto con l’atto di raccontare. Tecnica cara a molti thrilleristi contemporanei, dal machiavellico Franck Thilliez ne Il Manoscritto, al filo conduttore dei romanzi di Joël Dicker.

JAVIER CASTILLO è cresciuto a Malaga. Ha studiato Economia aziendale e ha conseguito un master in Management presso la ESCP Europe Business School. I suoi romanzi hanno ottenuto un enorme riconoscimento sono in corso di traduzione in più di sessanta Paesi e hanno venduto più di un milione e trecentomila copie.

Con Salani ha pubblicato il bestseller La ragazza di neve, da cui è stata tratta una serie Netflix di grande successo. Sempre Salani pubblica Il gioco dell’anima e poi Il cuculo di cristallo.

Autore

  • Patty

    Socia fondatrice della Rivista ilRecensore.it SEO Content Creator, traduttrice, Blogger e firma di interviste e recensioni su vari siti letterari. Cresciuta a Goethe e cioccolata, ho trascorso gran parte della vita tra l’Italia, la Germania e la Francia, apolide nel Dna tanto quanto nel Pensiero. Gli studi classici prima e Scienze Politiche poi, hanno sviluppato il mio senso critico, sfociato poi nella mia vita da BookBlogger. Sono sempre in cerca della storia perfetta. In borsa porto Joyce e Jackson, le penne che compro in giro per il mondo e tanta passione.

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