Anatomia dell'Horror: oltre il confine del visibile ilRecensore.it
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Anatomia dell’Horror: Oltre il Confine Visibile

Anatomia dell’Horror: il paranormale come ultima paura

Uno spazio o una dimensione diversa o distante dalla realtà o dalla condizione attuale

L’etimologia deriva dal latino aliter ubi, che significa letteralmente “diversamente dove”.

Il fenomeno che definiamo paranormale non è altro che una dimensione che evita il normale, una sfera che, per sua stessa natura, chiamiamo l’Altrove.

È questa realtà trasferita a indossare le vesti della paura, un regno ignoto che turba il senno. Tuttavia, proprio in questo terrore abita il paradosso più intimo e umano: l’angoscia, lungi dal costituire un deterrente, esercita un irresistibile richiamo sull’animo. Non la fuggiamo, ma ci proiettiamo inesorabilmente verso la sua ricerca.

La paura ci incanta da sempre. Il genere letterario o cinematografico che ruota attorno al terrore beneficia di un successo imperituro. Questa non è una contraddizione, ma la prova che la paura, nella sua forma narrativa, libera le emozioni e nutre il pensiero. Ci aiuta.

Ma non tutto ciò che fa paura è spiegabile e le cose accadono! 

L’incessante fiorire di racconti che tessono trame oltre il confine del tangibile non è un sintomo di povertà intellettuale; al contrario, è la prova della sua illimitata vitalità. Quando leggiamo del volume che precipita dallo scaffale, mosso da un Alito Silenzioso in una stanza sigillata, o percepiamo la sagoma invisibile annidata sotto il letto, o vediamo effigi sacre che si rovesciano in un gesto di blasfemia non siamo dinnanzi a una carenza. È, piuttosto, la testimonianza della nostra innata fascinazione per l’Oscuro. Questi fenomeni non sono “deviazioni”; essi sono la matrice stessa, la sostanza alchemica che nutre il Fantastico e il Gotico. Sono la prova che l’Altrove, la dimensione negata, non smette mai di dettare le sue più oscure e affascinanti pagine.

Anatomia dell'Horror: Oltre il confine visibile - ilRecensore.it - Amityville

La letteratura su L’Altrove si nutre della sottile tensione tra ciò che l’occhio vorrebbe vedere e ciò che l’anima sente. In questo limbo, non ci sono soluzioni, ma solo interrogativi, siamo nel punto esatto in cui il reale si dissolve nel sovrannaturale.

Dobbiamo, tuttavia, porre attenzione su come la quasi totalità dei fenomeni catalogati come paranormali scelga di manifestarsi al calar della notte. L’oscurità trascende la sua funzione di mero fondale scenico per il dramma dell’orrore, non è una convenzione narrativa, ma la soglia vera e propria che delimita la realtà. Letterariamente e psicologicamente la notte è l’indiscusso dominio dell’inconscio che si ridesta, il regno dell’irrazionale.

C’è una spiegazione che possa rassicurarci? Forse! Possiamo trovare conforto nella razionalità. Ma la letteratura ci insegna che non vogliamo essere rassicurati del tutto.

Ed è in questo spazio grigio che l’immaginazione trova la sua dimensione. Perché l’Altrove non è solo curiosità, è il desiderio di una conferma. Vogliamo che l’Altrove ci manifesti la prova che la nostra esistenza non è destinata a finire.

Dobbiamo essere certi che c’è il bene e c’è il male, e lo vogliamo vedere. Vogliamo scrutare il Male perché affrontandolo siamo nella luce.

Questa è la struttura di base di innumerevoli storie di esorcismi e possessioni.

La seduzione del paranormale risiede nella sua promessa di un’altra dimensione, e il desiderio di entrarvi è fortissimo. Ma ogni volta che un tale varco viene profanato non si richiude senza esigere un tributo. La sua apertura lascia ombre incise e marchi indelebili sul destino della casa e sulla discendenza di chi ha osato profanare il silenzio dell’ignoto.

L’Altrove non si raggiunge con la logica, ma con una conoscenza diversa. 

L’Altrove non è un luogo, ma una “terra promessa”.

Le case infestate diventano la nostra ossessione, perché la storia non deve finire. L’anima è energia, e l’anima sopravvive anche dopo la morte fisica, soprattutto violenta.

The Conjuring - Anatomia dell'horror ilRecensore.it

Che l’evocazione avvenga attraverso il legno della Ouija o il legame delle mani unite seduti intorno ad un tavolo (possibilmente con tre gambe), è un sigillo che non si può spezzare. Da quell’istante, il velo tra i mondi si dissolve, la nostra percezione è irrimediabilmente contaminata e la paura prende possesso del cuore, della mente, un ospite che non se ne andrà mai.

L’Altrove è terrificante, perché è una dimensione popolata, per la quasi totalità, da forse maligne, che si nutrono di noi e che, lentamente, si nutrono della nostra forza.

Rimane la domanda: 

“Cosa è successo veramente?”

Lista finale delle estreme, e vane, precauzioni.

  1. Non comprate una tavola Ouija. È un contratto senza clausole di recesso.
  2. Non risiedete in dimore d’epoca. I muri non hanno occhi, ma hanno memoria. Sarete gli ultimi, inconsapevoli spettatori di un dramma mai concluso.
  3. La casa. Evitate incauti acquisti. Non fatevi ingannare dal prezzo o dalla facciata, la sofferenza è un’energia residua che attira i peggiori predatori dell’Altrove.
  4. Quando sentite un gelo inspiegabile non è una corrente d’aria ma il punto di contatto. È la firma di un’entità. Non regolate il termostato!
  5. Non cercate l’accesso. Evitate le sedute spiritiche, i rituali da salotto e l’evocazione dilettantesca. Aprire la porta in modo sbagliato garantisce una sola cosa: l’entità che risponderà non sarà il caro estinto, ma qualcosa di ben più arcaico che cerca solo una nuova, stabile dimora. La vostra casa o, nel peggiore dei casi, il vostro corpo!!

L’altrove esiste! È una certezza

Se proprio vi tenete… ecco alcuni indirizzi per accedervi:

  • 112 Ocean Avenue, Amityville, New York. (l’indirizzo della casa è stato in seguito cambiato in 108 Ocean Avenue). Film:  Amityville Horror (1979) – tratto dal libro di Jay Anson, The Amityville Horror (1977)
  • 284 Green Street, Brimsdown, Enfield, Londra, Inghilterra. I presunti fenomeni paranormali si verificarono tra il 1977 e il 1979. Il caso è stato oggetto di indagini da parte di ricercatori del paranormale. “The Conjuring 2 – Il caso Enfield” (2016). 

Autore

  • Nico

    Socia fondatrice della rivista Il Recensore.it, LA NEMESI nella redazione di IlRecensore.it è un po' il cane sciolto. La parte cattiva e sarcastica, se vogliamo dirla tutta. Non tollera gli scopiazzatori letterari!

    Oltre ai libri, tra le sue passioni, ci sono i ferri circolari.

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