Principium individuationis - poesia di Luca de Vincentiis - ilRecensore.it
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Principium individuationis di Luca de Vincentiis

Principium individuationis

Si spengono le luci della città nel mattino ormai sorto.

Con precisione chirurgica, la Sfinge del Galio preleva il senso

del gelsomino azzurro del vicino. Non è più tempo

di scoprire se al di là della porta

tu ti nasconda ancora una volta preda della memoria.

Non c’è alcuna possibilità, non esiste per nulla al mondo

che io apra e scopra di aver sognato ininterrottamente 

la tua assenza. Cara madre, qui non c’è più tempo.

Un giorno chiama l’altro come una promessa fatta in silenzio

e tu, cara madre, ormai da tempo, sei la sedia

attaccata al tavolo; sei l’assenza del fumo nella stanza,

la polvere sui cd musicali; sei il caffellatte, al pomeriggio,

che non ho mai più preso coi biscotti e sei la continuità

dei gesti ripetuti fino a farli diventare simboli –

principium individuationis

Autore

  • Luca de Vincentiis

    Sono Luca de Vincentiis, con la “d” minuscola (perché secondo il nonno paterno s’ha da scrivere così) e due sono le benedette “ii” alla fine del cognome. Nato a Sanremo, città dei fiori, della musica, di mare e dal meraviglioso clima. Sono felicemente libraio e genitore di quattro libri di poesia: “Alla ricerca degli istanti perduti”, Gruppo Albatros Il Filo, 2021; “Amore e discordia”, L’Erudita, 2022; “Fiori da ponente”, Ed. Ensemble, 2024, “Ciò che tu già non sai, ciò che tu non mi comandi di dirti” Ed. Ensemble 2025.  Faccio parte di un collettivo di poesia che si chiama Il Vivaio del Verso e mi piacciono la fotografia, la pizza, la pasta col tonno, il vino rosso (non meno di 14 gradi) e la birra rossa. Mi piacciono anche altre cose. Sono Sagittario: ometto ma non mento.

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