Benvenuta Fiorella tra le pagine de ilRecensore.it, la rivista pensata per tutti i protagonisti di questa meravigliosa passione che è la lettura.
Fiorella Carta
«Ciao, mi chiamo Fiorella e vengo da Buddusò, un piccolo paesino dell’entroterra sardo. Leggo libri senza figure dall’età di 7 anni, quando mia zia mi regalò I ragazzi della Via Pal di Molnar. Da lì l’amore per la lettura è cresciuto a dismisura. Ho scoperto King e Agatha Christie subito dopo e in adolescenza i grandi classici. Leggo di tutto, anche se i thriller sono la mia dose di adrenalina preferita.»
Questo dice la tua bio Fiorella, ma tra le righe c’è un bagaglio di esperienze e attitudini difficili da catalogare e sono quelle che ci piacerebbe indagare.
1. Cominciamo dall’inizio e dalla strada che ti ha portata a ThrillerNord. Com’è cominciato tutto?
«È iniziato tutto nel 2016 quando, dopo un cambiamento drastico della mia vita, decisi di aprire una piccola pagina Facebook in cui esprimere le mie opinioni riguardo i libri che leggevo.
La redazione di Thrillernord mi contattò per chiedermi se volevo far parte dei loro collaboratori, ma io non mi sentivo all’altezza, finché il mio attuale compagno, allora amico, mi convinse a tentare e iniziai come semplice collaboratrice, per poi passare alla gestione del gruppo e negli anni sono diventata parte dello staff ( siamo in 3 ) e caporedattrice del sito.»
2. ThrillerNord ha un portfolio di autori intervistati davvero importante. C’è un autore che ha saputo sorprenderti più di ogni altro? Quale è stata l’intervista più difficile e quale vi ha regalato più soddisfazione?
«Credo che l’umanità e l’umiltà di Glenn Cooper mi abbiano davvero stupita in positivo. Autori non del suo calibro riescono ad avere una supponenza fastidiosa. Lui è una persona davvero positiva e appassionata e molto, molto disponibile sia con i giornalisti che con i lettori.
Non ci sono state interviste difficili perché il lavoro che facciamo dietro le quinte, nel scegliere le dirette tramite uffici stampa, segretarie o contatto diretto con l’autore, ci fa già capire con chi potremmo interagire con piacere.
Il nostro è un lavoro gratuito, quindi ci arroghiamo diritto e piacere ( e il lusso! ) di scegliere chi avere o meno in diretta.»
3. Interviste, eventi, presentazioni, recensioni; è inevitabile, dopo diversi anni, conoscere tutti gli attori che ruotano attorno alla narrativa italiana. Come scindere critica letteraria e amicizia? L’imparzialità può essere minata dalla stima che si prova per la persona?
« Nel momento in cui si entra a far parte di Thrillernord, si accetta un regolamento e ci sono usi e consuetudini che fanno sì che non si creino conflitti di interessi.
L’amicizia si crea inevitabilmente, ma noi non evitiamo le recensioni negative con critiche costruttive, sia sul sito che dietro le quinte. Il confronto fra autore e recensore non lo abbiamo mai evitato e, se c’è stima, l’amicizia non inficia la cosa e viceversa.
Ovvio che ci sono stati alcuni autori che, risentiti, hanno rifiutato l’intervista o hanno scritto in redazione con toni più o meno accesi, ma non ci tiriamo mai indietro, amici o meno! »
4. Quali sono le rubriche peculiari di ThrillerNord, quelle che vi differenziano dai tanti web magazine attualmente online, contenuti che ami particolarmente e quali quelli che non tramonteranno mai?
«Le dirette sono il nostro punto forte, con il tempo abbiamo deciso di ridurle e puntare solo a nomi importanti, alcuni che oramai sono di casa come Maurizio De Giovanni e altri che speriamo ritornino da noi, ma che sono sempre in evidenza nel panorama internazionale e non.
Abbiamo una rubrica dedicata alle letture per ragazzi, nata anni fa e che ancora raggruppa recensioni di gialli, noir e horror per i più piccoli, “Giovani detective leggono”
Penso che resterà una parte imprescindibile del sito, stimolare le nuove generazioni alla lettura deve essere quasi un dovere per chi ha uno spazio importante come il nostro.»
5. Nella redazione di un sito culturale approdano inevitabilmente titoli di ogni sorta: copie staffetta delle Case Editrici, autori che propongono le loro opere, libri di self publishing…ed è necessario operare delle scelte. Ci sono generi che non trattate, opere che non entrano nelle liste in lettura, quali sono le linee guida per orientarsi nel tentacolare mondo libroso senza lasciarsi sopraffare?
«Partiamo dal fatto che siamo contro l’editoria a pagamento, abbiamo effettuato un lavoro sul sito eliminando le recensioni di quelle che poi si è scoperto fossero eap e rifiutiamo di recensire libri che arrivano da quel tipo di editoria.
Spesso è difficile individuare il metodo di lavoro delle case editrici, alcune sono a doppio binario ( una parte eap una parte no) e nascondono il loro operato. Faccio una ricerca certosina. Con il self invece ci poniamo in maniera differente. C’è un lavoro diverso dietro e molti autori famosi, soprattutto all’estero, iniziano a preferirlo alle case editrici. Ovvio che, per l’autore, c’è un maggior rischio di ritrovarsi una recensione negativa se reputa editing e correzione di bozze un lavoro superfluo.
Non troverete mai Fantascienza, Fantasy e Romance.»
6. ThrillerNord si occupa principalmente di thriller e noir, generi letterari che non vedono mai un significativo calo d’interesse da parte del pubblico. Mi sono sempre chiesta che cosa ci spingesse a scegliere queste storie così torbide e brutali per passare il nostro tempo; quale spiegazione ti sei data?
«Credo che ognuno di noi sia villain e supereroe.
Il dualismo dell’essere umano è una lotta costante nella nostra coscienza.
Credo che la lettura di un certo genere di romanzi sia quasi una catarsi o la soddisfazione tramite le parole di quella parte oscura che ognuno possiede. Soddisfiamo anche la curiosità sul modo di operare che ha il male.
Alcuni autori hanno la capacità innata di trasmettere forti sensazioni al lettore, lasciandolo terrorizzato, inquieto. Ma torniamo poi alla nostra vita normale e sappiamo che quelle sono parole anche se, ahimè, la realtà, sempre più spesso, è ancora più terrificante.»
7. Da una parte il Noir inteso come testimone delle cicatrici del nostro tempo, strumento di riflessione e di denuncia, dall’altro il comfort del meccanismo narrativo del giallo, per cui a tutto esiste una risposta e il bene trionfa sempre sul male: quale di questi due aspetti prediligi e in che direzione ti sembra orientato, oggi, il genere?
«Partendo dal fatto che il giallo non morirà mai, ha, come dici tu, dei meccanismi assodati che, come la matematica, portano a una soluzione, una consolazione.
Il noir, che prediligo perché più veritiero, è come la vita reale, spesso non ha una fine idilliaca, anzi, la chiusa è davvero uno spunto di riflessione su svariate tematiche sociali che le pagine precedenti mettono in risalto.»
8. “Ogni Paese ha un modo tutto suo di trattare gli scrittori. Nel nostro per fortuna non godono di grande prestigio: già così risultano spocchiosi oltre il livello di guardia” queste le parole provocatorie di Alessandro Piperno. Questo tipo di superiorità intellettuale la riscontri anche tu oppure è solo provocazione e ci dobbiamo soffermare sul fatto che raramente un artista nel nostro Paese gode del giusto riconoscimento?
«In Italia uno scrittore deve per forza fare anche un altro mestiere. Sono ben pochi quelli che si possono permettere di dedicarsi solo alla scrittura. L’arte in un paese come L’Italia ( un ossimoro) è così sottovalutata da venire tacciata come hobby.
Parlo di Autori, anche perché, solitamente, chi si vanta di essere tale con la a minuscola è quello più spocchioso di tutti.
Peggio sanno scrivere, più se la tirano!
Diciamo che ci vorrebbe un punto di incontro fra eccessi e difetti e dare il giusto valore a un’opera per quella che è. Ma è un discorso troppo lungo in cui subentrano amichettismi, marchette e conoscenze e tutto va a inficiarsi.»
9. ThrillerNord ha in programma un evento davvero speciale, in accordo con Fratelli Frilli Editore, che farà la gioia di molti scrittori in erba: me ne vuoi parlare?
«Da un paio di anni pensavamo a questo Premio, il momento giusto doveva ancora arrivare, un incrocio di disponibilità nostra e della casa editrice.
Sappiamo che ci sono svariati premi in giro per editi e inediti, ma dare una possibilità concreta in più ci sembrava un passo da fare, visto tutto il lavoro di cornice che offriamo.
Carlo Frilli e il suo lavoro hanno sempre avuto la mia stima, in pochi danno l’attenzione all’autore e alla sua opera come lui. Non li abbandona al loro destino ecco. I romanzi Frilli hanno una loro specificità, un tratto distintivo affascinante per chi decide di ambientare i suoi romanzi in Italia: la territorialità.
E da questa base parte , in questi giorni, la lettura della pre giuria che poi passerà i 5 finalisti a 3 autori amici del sito e molto conosciuti a livello nazionale: Maria Elisa Aloisi, Maurizio De Giovanni e Francois Morlupi. Loro decreteranno il vincitore che vedrà il suo inedito pubblicato con la Fratelli Frilli Editori.»
10.Tra gli impegni principali della gestione di un sito letterario c’è la scelta dei titoli da recensire, dei collaboratori da gestire, della programmazione da stilare… per ognuno di questi bisogna operare delle scelte. Quale ti aggrada di più e quale proprio non sopporti.
«Le mansioni dietro le quinte sono tante, amo i rapporti con i vari uffici stampa, si è creata una fiducia reciproca e, spero, una stima reciproca.
I nostri collaboratori sono la spina dorsale del sito. Immaginate di non averne neanche uno? Come faremmo a pubblicare così tante recensioni e interviste? Non li ringrazierò mai abbastanza, ma loro lo sanno, anche se sono dritta, severa e strxxza🤣non manco di far capire la loro importanza vitale.
Diciamo che se le case editrici non sfornassero così tanti titoli ogni giorno, sarebbe più facile gestire la lista che si allunga quotidianamente e quando la aggiorno mi entra l’ansia! 🤣🤣🤣»
11. Un sogno a occhi aperti: Fiorella Carta tra dieci anni …
«Fra dieci anni? Oddio sarò oltre il mezzo secolo ma vorrei che Thrillernord crescesse ancora di più, diventando concreta. Non abbiamo mai avuto fretta, ma ci stiamo lavorando.
Per il resto…vorrei solo avere più tempo per leggere, ma andrò in pensione a maggembre quindi chissà 🤣»
12. ilRecensore.it ha l’obiettivo di dare voce a tutti gli attori della filiera editoriale. C’è una categoria di professionisti nel percorso di ogni libro, che secondo te ha un’importanza vitale e di cui si parla sempre troppo poco?
«Che domanda bellissima!
Mi dà la possibilità di ribadire a gran voce che nessun libro potrà mai uscire senza il lavoro degli editor, reputo il loro lavoro davvero difficile, quindi si dovrebbe dare più credito a loro e ai traduttori di ogni lingua.
Rimarremmo fermi al nostro se non ci fossero traduttori, capaci di trasmettere le emozioni di un autore in un’altra lingua senza tralasciare nulla, senza inquinare il vero significato. Dare loro il giusto valore ( anche in termini economici) sarebbe cosa buona e giusta 😉»
13. Infine chiudiamo con due inviti che rivolgiamo a tutti: Tra tutti i titoli che avrai modo di valutare, ci puoi citare tre libri che secondo te dovrebbero leggere tutti e un autore da scoprire o riscoprire?
«Ah che impresa ardua. Chi mi conosce sa che amo tantissimo la narrativa americana quindi consiglio S. A. Cosby in primis, un giovane autore che racconta il noir come un colpo al cuore e alla coscienza. Cito il suo primo romanzo Deserto d’asfalto, ma leggeteli tutti.
Schegge di Ellis credo rimarrà il libro che più mi ha resa inquieta , forse perché lessi American Psycho da incosciente adolescente e lo riprenderò ora. Ma Ellis resterà eterno, da rileggere sempre.
E poi, una categoria che non troverete mai sul sito è la Fantascienza, ma io la amo e sono cresciuta insieme a Paul Atreides. Frank Herbert scrisse la Saga di Dune dando vita a un mondo che ha ispirato Star Wars fra gli altri, ma è un trattato di filosofia, ecologia, psicologia e strategia che tutti dovrebbero leggere.
Quindi consiglio, per partire preparati, la trilogia di Caladan, prima di approcciarsi alla saga vera e propria, composta da sette volumi.»
14. “Non abbiate timore dell’assurdo; non indietreggiate dinanzi al fantastico” diceva Karen Blixen. Prima di salutarci ci regaleresti un pensiero che ci aiuti a mettere in fila i nostri passi anche domani?
«Ho sempre sostenuto che la lettura non deve dividere ma unire, lo ribadisco e sottolineo in ogni ambito della cultura. Ciò che arricchisce il singolo arricchisce tutti, senza invidia, distinzioni o classi.
La cultura è moltiplicazione, mai divisione. E da essa dovremmo imparare la tolleranza.»
Fiorella
ilRecensore.it ringrazia di tutto cuore Fiorella per la generosità nelle risposte e la professionalità nel divulgare questa magnifica passione che è la lettura.