Il giorno che brucia di Bret Anthony Johnston - Abbiamo letto - ilRecensore.it
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Il giorno che brucia di Bret Anthony Johnston

Il giorno che brucia: l’amore e la fede si sfiorano sul confine dell’abisso

Perry è uno sbandato diventato predicatore religioso. I suoi adepti arrivano da tutto il Paese: per seguirlo hanno lasciato ogni cosa, convinti che l’Apocalisse sia vicina. Anche Jaye è in quella comune con sua madre, una delle discepole piú devote. Lei però non ha la stessa fede cieca, tutto le sembra ambiguo e pericoloso. Un giorno, a una fiera locale, incontra Roy, che ha quattordici anni come lei e la tendenza a mettersi nei guai.

E soprattutto è il figlio dello sceriffo incaricato dall’Fbi di tenere d’occhio i nuovi arrivati. Roy e Jaye si innamorano con tutta la forza e l’impaccio dell’adolescenza. Ma la tensione tra i fedeli di Perry e le forze dell’ordine non fa che crescere, rischiando di trascinare con sé i due ragazzi e il loro amore.

Dopo il successo di Ricordami così, Bret Anthony Johnston torna con un romanzo intenso e profondo, Il giorno che brucia, un racconto che intreccia formazione, fanatismo religioso e desiderio di libertà.

Ambientato in Texas, il libro si apre con una voce che ci riporta a un tempo “prima di tutte le cose che mi hanno cambiato per sempre”. A parlare è Roy, quattordicenne inquieto e curioso, che vive con suo padre, lo sceriffo di Waco, una cittadina segnata da tensioni sottili e da un passato che brucia.

Nello stesso luogo, un predicatore carismatico di nome Perry ha fondato una comunità religiosa che raccoglie adepti da ogni parte degli Stati Uniti. Li guida con parole infuocate, con la promessa di una salvezza imminente e annunciando l’imminente arrivo dell’Apocalisse.

Tra i suoi seguaci c’è anche Jaye, una ragazza della stessa età di Roy, che si trasferisce nella comune insieme alla madre, una delle discepole più ferventi – seguace di Perry. Jaye, però, non riesce ad abbandonarsi completamente a quella fede. Dentro di lei cresce un’inquietudine, una consapevolezza lucida che tutto ciò che la circonda – il culto, il leader, la devozione cieca – è pericolosamente vicino al precipizio.

 L’incontro tra Roy e Jaye avviene per caso, durante una fiera locale.

Due adolescenti che si attraggono e si scoprono, in un contesto che li supera, tra il desiderio di vivere e la paura di disobbedire.

Mentre la tensione tra la comunità di Perry e le autorità – FBI incluso – cresce in modo inesorabile, anche il loro legame si fa più intenso, più rischioso. È un amore fragile e impulsivo, ma pieno di verità, capace di illuminare la parte più oscura di entrambe le loro vite.

Poi di colpo lei mise a terra i piedi, si tirò giú la manica e infilò furtivamente una mano nella mia. Le nostre dita si intrecciarono. Il suo palmo era freddo e piccolo, liscissimo. Il battito del polso era lento e costante, un ritmo che imparai subito a memoria. Accelerò appena nel momento in cui chiuse gli occhi. Li chiusi anch'io. Dal suo lato della cabina arrivava calore. Le strinsi le dita e lei strinse le mie, e presto questo divenne un gioco tra noi senza regole e punteggi. Eravamo solo due ragazzini. Tenetelo ben presente prima di giudicarci.

Con una struttura che alterna il presente dei fatti a un futuro di ricordi, registrazioni, interviste e puntate di podcast che ricostruiscono ciò che è accaduto, Johnston costruisce una narrazione ipnotica e coinvolgente.

Il lettore si ritrova a inseguire frammenti, a collegare voci, a cercare la verità in mezzo alle rovine di una fede che promette salvezza ma che genera un terremoto emotivo e fisico distruttivo. 

«Prima che la mia famiglia si disgregasse, prima degli incendi di marzo, prima di lei, prima di tutte le cose che mi hanno cambiato per sempre, avevo quattordici anni e forzavo le serrature. Eravamo ingenui, innocenti. Eravamo a Waco, Texas».

I fatti di Waco nel 1993, sono frutto d’ispirazione di questa nuova prova letteraria dell’autore; una prova superata abilmente. Che cosa succede a Waco in quegli anni? Chi era David Koresh?

L’autore, per costruire ‘I giorni che bruciano’’ parte da un evento realmente accaduto: l’assedio di Waco del 1993, una delle pagine più tragiche e controverse della storia recente americana. In breve, si trattò di un’operazione federale durata 51 giorni – dal 28 febbraio al 19 aprile – condotta dall’FBI e dalla Delta Force per arrestare David Koresh, leader dei Davidiani, una setta religiosa armata che si era barricata in un ranch nei pressi della città texana. L’esito dell’operazione è nota alle pagine della cronaca nera mondiale: Morirono 82 persone, tra cui più di venti bambini, e lo stesso David Koresh – il leader della setta – fu ritrovato senza vita, colpito da arma da fuoco.

Durante la lettura del romanzo una riflessione che si insinua quasi come un dubbio è quella sulla fede carismatica di Perry e di quanto essa si trascina dietro molti seguaci. Il cuore pulsante del romanzo è proprio la riflessione sulla fede e sul potere di chi sa manipolarla.

Perry è una figura di straordinaria intensità letteraria: un uomo che si autodefinisce “l’Agnello”, capace di piegare le parole e i cuori dei suoi seguaci. Johnston lo ritrae con precisione chirurgica, restituendo il fascino oscuro dei carismatici, di coloro che si fanno profeti per colmare vuoti interiori e che finiscono per trascinare con sé chi li ascolta, accecato dal bisogno di credere.

La fede, in questo romanzo, non è conforto ma combustione. È un fuoco che arde dentro e fuori i personaggi, che divora famiglie, identità, convinzioni.

Perry non è solo un predicatore: è la proiezione del bisogno umano di essere guidati, di trovare un senso, anche quando questo significa smarrirsi completamente. Johnston affronta tutto questo con una scrittura che vibra di energia e precisione.

La sua lingua è sonora, musicale, ritmica. Le frasi bruciano, come gli incendi che attraversano simbolicamente e fisicamente la storia. La struttura – con i capitoli che si alternano tra tempi e prospettive, tra la narrazione diretta e le testimonianze audio – non è un mero artificio tecnico, ma un modo per tenere il lettore in tensione costante, obbligandolo a voltare pagina, a cercare un appiglio in mezzo al caos.

È un romanzo che racconta la fragilità dell’adolescenza, ma anche quella dell’umanità intera di fronte al bisogno di credere. E in questo equilibrio tra innocenza e fanatismo, tra amore e distruzione, Johnston conferma la sua voce matura e profonda.

Nei ringraziamenti, Johnston racconta un episodio particolare: durante la scrittura, il suo computer fu rubato. Non aveva salvato nulla, neppure una frase. Quella notte si rimise al lavoro e scrisse tutto da capo. Oggi, ringrazia ironicamente chi gli ha sottratto il pc, perché da quella perdita è nata una versione più autentica, più viva del libro. Ed è proprio questo il segreto di Bret Anthony Johnston: trasformare la perdita in creazione, la fede cieca in riflessione, la tragedia in letteratura.

Il giorno che brucia non solo racconta la fragilità dell’essere umano, ma la illumina – come un incendio che non smette di ardere, anche dopo l’ultima pagina.

Bret Anthony Johnston - Il giorno che brucia - ilRecensore.it

Bret Anthony Johnston dirige il dipartimento di Scrittura creativa dell’Università di Harvard e scrive abitualmente su «The Atlantic», «Esquire» e «The Paris Review».P

er Einaudi ha pubblicato Ricordami cosí (2015), un caso editoriale amato da pubblico e critica, Corpus Christi (2018) e Il giorno che brucia (2025).

Autore

  • Gabriel Uccheddu

    Gabriel Uccheddu nasce a Roma in una caldissima giornata di agosto. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Mancavi solo tu’’ ispirato alla sua attività di volontariato di clownterapia che conduce negli ospedali di Roma; a questo è seguito un breve racconto pubblicato in self-publishing: “L’anima salvata’’. Attualmente sta concludendo gli studi del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’università di Tor Vergata (Roma Due), dove ha modo di approfondire tematiche importanti sotto ogni punto di vista. Le sue passioni sono i libri, la scrittura e il cinema. Ama il contatto con il pubblico e gestisce un blog Instagram dove intervista autori e promuove la lettura. Ama stare a contatto con la natura e cucinare ottimi piatti della tradizione romana mentre sorseggia un calice di vino rosso. Seguimi su Instagram https://instagram.com/bribooks.ufficiale?

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